Viaggi i Calabria? 'Nessun incontro con la società, erano viaggi di piacere'
AOSTA. Marco Di Donato è "un grande millantatore": così Nicola Prettico durante l'udienza in tribunale oggi ad Aosta del processo Geenna sulla presenza della 'ndrangheta in Valle d'Aosta.
Il consigliere comunale sospeso ha commentando una serie di conversazioni intercettate tra Marco Di Donato (condannato pochi giorni fa a 9 anni a Torino nel processo con rito abbreviato per l'inchiesta Geenna) ed un artigiano. Le conversazioni, risalenti al 2016, indicano che Prettico sarebbe andato in Calabria per un "incontro con la società". Il consigliere ha smentito l'affermazione definendola "assolutamente falsa" e ha spiegato che a San Giorgio Morgeto era andato "con due amici come faccio almeno dal 2004-2005" per "viaggi di piacere, per mangiare e bere". "L'unica società di cui potevo parlare con Marco Di Donato era la Franido, quella di cui facevo parte", ha aggiunto.
Sempre riguardo a Di Donato, Prettico ha affermato di avere con lui "un rapporto confidenziale", aggiungendo poi che "purtroppo da queste intercettazioni ho capito che era una gran millantatore".
A San Luca Prettico ha dichiarato di essersi recato "due volte negli ultimi 20 anni" ed una volta per esprimere le condoglianze a Bruno Nirta (condannato a Torino a 12 anni e 8 mesi). Al presidente del collegio giudicante, Eugenio Gramola, alla domanda sul perché avesse spento il cellulare durante il secondo viaggio in Calabria, Prettico ha risposto: "Non sono sicuro di averlo spento. A San Giorgio Morgeto almeno la Tim ha una ricezione pessima".
Nelle carte dell'inchiesta Geenna c'è il richiamo alla Madonna di Polsi, che si ritenga sia associata alla malavita calabrese. Prettico ha detto di essere affezionato alla Madonna di Polsi come anche alla "Madonna del Carmine" ed alla "Madonna di Notre Dame de la Guerison di Courmayeur".
M.C.