Il consigliere comunale unionista spiega di aver chiesto il voto di Cuomo. "Mi hanno insegnato di chiedere i voti in primis ai vicini di casa"
AOSTA. Nella riunione di oggi del Consiglio comunale di Aosta si parla anche dell'inchiesta sulla corruzione e dei recenti arresti del manager di Finaosta Gabriele Accornero e dell'imprenditore Gerardo Cuomo.
Rispondendo ad una interrogazione del M5s sul presunto appoggio ricevuto da Cuomo alle elezioni comunali del 2015, il consigliere dell'Uv Luca Zuccolotto ha tenuto a precisare che «il sottoscritto al momento non è né indagato, né persona informata sui fatti, né inquisito».
«Io dal 1997 abito attaccato a Cuomo», ha spiegato Zuccolotto. Con l'imprenditore «ho ottimi rapporti. A me hanno insegnato, comunque, che i voti si chiedono in primis ai vicini di casa, se hai un ottimo rapporto, e io questo ho fatto».
L'interrogazione chiede se il sindaco intende prendere dei provvedimenti. «Penso che le misure cautelative - ha commentato il consigliere unionista - andrebbero prese quando una persona risulta essere indagata, inquisita, vogliamo persona informata sui fatti, che faccia un ingresso in un altro palazzo. Ripeto che io non c'entro nulla».
Il sindaco Fulvio Centoz ha poi confermato che non sarà adottato alcun tipo di provvedimento. «Non siamo noi a fare l'inquisizione, ma sono altri soggetti che stanno svolgendo le indagini e ai quali va il massimo rispetto. Mi auguro che dibattito rimanga su un livello politico».
Secondo le carte dell'inchiesta su cui si basa l'interrogazione, Cuomo avrebbe «svolto un ruolo attivo nel sostenere i candidati legati ai suoi politici di riferimento, Rollandin e Perron, come reso palese dalle conversazioni intercettate nell'ambito del suddetto procedimento, da cui emerge che Cuomo, alle ultime elezioni comunali di Aosta, abbia appoggiato il candidato sponsorizzato da Perron, Luca Zuccolotto».
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