La possibile riduzione o ampliamento dei servizi potrebbe avere conseguenze sugli 80 dipendenti
AOSTA. Sono undici i dipendenti dell'Azienda pubblici servizi di Aosta che potrebbero "traslocare" nel caso in cui le attività legate all'Edilizia residenziale pubblica passassero in capo all'Arer.
L'Aps gestisce circa 900 alloggi popolari, ma non è escluso che in un prossimo futuro questo patrimonio venga affidato all'Agenzia regionale dell'edilizia residenziale che già si occupa di oltre 1.300 abitazioni situate nel capoluogo e in vari altri Comuni.
Sulla questione nei giorni scorsi è intervenuto il direttore generale Vittorio Canale in una audizione in V Commissione. «Se venisse realizzato l'eventuale passaggio ad Arer dell'attività credo che anche il personale potrebbe cambiare datore di lavoro, ferma restando la necessità di una eventuale trattativa sindacale per adeguare il CCNL del commercio applicato da Aps al contratto di Comparto utilizzato dall'agenzia regionale» ha detto in Commissione secondo quanto riportato dal servizio di informazione del Comune capoluogo, Aostainforma.
Il Comune sta valutando anche se ampliare o ridurre i servizi attualmente svolti dalla società con possibili ulteriori conseguenze sul numero di dipendenti, attualmente 80. Ne ha parlato sempre il direttore Canale: «L'Amministrazione comunale sta ragionando su un coinvolgimento della società in servizi quali lo sgombero neve, l'illuminazione pubblica e la manutenzione del verde. Per quanto concerne il personale, attualmente non abbiamo la possibilità di incrementare l'organico - ha spiegato -, ma ovviamente se saranno introdotti nuovi servizi saremo in grado di assumere qualche persona in più, qualora avvenisse il contrario, invece, qualcuno sarà costretto ad andarsene».
E.G.