Fino al 2026 il rione sarà al centro del Pinqua che coinvolge Comune, Arer e Regione. Il sindaco Nuti: «un progetto di sistema per trasformare il quartiere»
Aprirà nelle prime settimane del 2023 il grande cantiere di riqualificazione del quartiere Cogne di Aosta. Il progetto da 40 milioni di euro è un PINQuA, un Programma per la qualità dell'abitare che investe in lavori edilizi e urbanistici per cambiare le prospettive del quartiere e la vita di chi vi abita.
Il PINQuA è stato presentato nel corso di una conferenza stampa organizzata in pieno periodo natalizio. «Miracoli non ne facciamo, ma quello che abbiamo costruito insieme ad Arer e Regione è un progetto importante di riqualificazione energetica e urbana, un progetto di sistema che trasformi il quartiere», dice ad Aostaoggi.it il sindaco di Aosta Gianni Nuti.
Il primo passo sarà l'efficientamento energetico delle abitazioni Arer per i quali sono stanziati 25 milioni di euro con accesso al Superbonus. I lavori partiranno a gennaio, al massimo inizio febbraio, e saranno massicci e rapidi per rispettare la scadenza della fine del 2023. «Ci sarà un abbattimento delle emissioni di CO2 di quasi un terzo rispetto a quelle attuali grazie al fatto che tutte le abitazioni interessate dagli interventi avranno un cappotto termico», aggiunge il sindaco Nuti. Certo, non si tratta solo di una questione ambientale bensì di qualità della vita dei residenti. «Esistono abitazioni poco dignitose, con aspetti malsani, al limite dell'abitabilità», conferma il sindaco. Anche su questi aspetti si interverrà con abbattimento, ricostruzioni, riqualificazioni di massa.
Probabilmente il più significativo simbolo della rinascita del quartiere sarà l'abbattimento dei grattacieli. Sono disabitati da anni ma spesso oggetto di accessi abusivi e possibilità attività illegali (malgrado le segnalazioni e gli interventi tempestivi, nessuno è mai stato colto in flagrante). Però come tutte le grandi opere anche questa sta scontando delle difficoltà. Il ritrovamento di materiale pericoloso ha comportato un allungamento delle tempistiche e un incremento dei costi. Per l'amministrazione comunale tuttavia la demolizione dei due condomini rimane uno degli obiettivi da raggiungere.
Gli interventi sulle singole abitazioni (più di 500 quelle interessate) saranno seguiti dalle opere di riqualificazione del quartiere in termini di vivibilità, per 15 milioni. Più spazi aperti, più piste ciclabili, più aree pedonali, idealmente un trasporto pubblico (gratuito, magari elettrico se non a idrogeno) più capillare per la popolazione anziana e poi la riapertura del parcheggio di via Liconi che, con i suoi quasi 400 posti, compenserà la riduzione dei posti auto lungo le strade. Uno degli obiettivi, forse il più difficile da realizzare, è anche sviluppare un'anima commerciale che nel rione è totalmente assente. A beneficiarne sarebbe il quartiere stesso.
«Il territorio - interviene ancora il sindaco Nuti - non deve essere sempre presidiato da forze dell'ordine con la pistola in mano, ma anche dai cittadini che con le proprie oneste attività scoraggiano il crimine». Serve quindi il coinvolgimento attivo di chi, il quartiere, lo vive ogni giorno. «Dobbiamo perseguire obiettivi di coesione e vita sociale sicura attraverso una serie di strumenti e non uno solo. In questo momento sta per terminare il posizionamento delle telecamere di videosorveglianza in punti strategici del quartiere, ma la repressione è uno strumento estremo, non il migliore per affrontare queste situazioni».
Il grande lavoro di riqualificazione dovrà essere completato nell'arco di tre anni. Il 2026 infatti è il termine temporale fissato per completare gli interventi del Pnrr di cui il quartiere Cogne è beneficiario.
Marco Camilli