Nuti: «personaggio di enorme spessore morale e intellettuale». Tonino: «un gentiluomo retto da valori tradizionali»
«La scomparsa di Giulio Fiou priva la comunità aostana di un personaggio di enorme spessore morale e intellettuale ancor prima che politico». Il sindaco di Aosta Gianni Nuti ricorda così l'ex primo cittadino del capoluogo, di cui oggi si celebrano i funerali.
«Il suo mandato fu l'ultimo prima dell’approvazione della legge per l’elezione diretta del sindaco - ricorda Nuti -, e fu, quindi, caratterizzato da una fase di estrema inquietudine amministrativa che, però, non gli impedì di avviare alcune importanti riforme in materia di opere e viabilità, senza dimenticare la creazione di uno sportello del cittadino antesignano di quello attuale e la realizzazione dell'Azienda pubblici servizi (Aps) nonché la pubblicazione di un nuovo Piano regolatore».
In una nota, il sindaco e il presidente del consiglio comunale Luca Tonino esprimono cordoglio anche a nome dell'amministrazione.
«Giulio era un gentiluomo retto da valori tradizionali - aggiunge Tonino -, per cui la politica era fatta di strette di mano e di rispetto, che si trovò a vivere i passaggi epocali dal vecchio sistema politico a quello della cosiddetta “seconda Repubblica" sia in campo regionale che a livello nazionale, con la dissoluzione del Partito Comunista e l’emergere di nuovi movimenti all’insegna della personalizzazione della politica. Da questo punto di vista, seppe guidare la città e interpretare il cambiamento, ma senza mai rinnegare le sue idee, tanto che a un certo preferì abbandonare incarichi pubblici pur non abbandonando mai la sua area di riferimento politica e, anzi, spronandola con la sua visione».
M.C.