Democristiano o comunista? «Non saprei classificarmi secondo questi schemi» - VIDEO
AOSTA. A livello nazionale Matteo Renzi, a livello aostano Fulvio Centoz. Entrambi sono segretari del Partito Democratico (il primo nazionale, il secondo regionale) ed entrambi ricoprono una importante carica istituzionale (presidente del Consiglio e sindaco di Aosta). Però mentre la situazione del primo è prevista dallo Statuto del PD, Centoz si trova in una situazione di incompatibilità stando alle regole del suo partito. Lo spiega lo stesso sindaco di Aosta, eletto poco più di un mese fa, in una video intervista rilasciata ad Aostaoggi.
«E' una di quelle cose che adesso nel partito cercheremo di risolvere» dice, senza spiegare però se la soluzione sarà la scelta di nuovo segretario o la modifica alle regole del partito per permettere a lui (e ovviamente agli eventuali altri sindaci-segretari del futuro) di ricoprire entrambe le cariche allo stesso tempo.
Nella video intervista, Centoz esamina quindi sia la situazione della città sia la situazione politica. In primis l'accordo con Uv, Stella Alpina e Creare VdA che ha fatto storcere il naso ad una parte della base del suo partito. Sull'intesa con gli autonomisti «le discussioni all'interno degli organi dirigenti del partito sono state giustamente accese e particolarmente intense - dice -, però credo sia compito di un partito come il PD, che si è assunto in questo momento storico la responsabilità di guidare l'Italia, di cercare di uscire dall'impasse in cui si era infilata la politica regionale».
A Firenze si dice che Renzi sia un democristiano, Lei si sentirebbe più comunista o democristiano? «Non saprei classificarmi secondo questi schemi», risponde. «Ho sempre avuto la passione politica», ma «mi sono iscritto formalmente ad un partito solo con la nascita del Partito Democratico, perché lì ho riconosciuto qualcosa che mi rappresentava appieno».
Parlando invece come sindaco del capoluogo, Centoz spiega di aver trovato una città intenzionta a «proseguire il cammino che la vede lanciata verso una vocazione turistica, anche se - me ne sto rendendo conto - non sempre è così semplice conciliare le giuste vocazioni turistiche della città, soprattutto notturne, e le altrettante legittime aspirazioni dei cittadini che vivono nel centro storico».
Con gli aostani, continua, «credo sia importante per l'Amministrazione, per il sottoscritto in particolare, mantenere sempre un rapporto diretto e costante». «Le emergenze sono tante, ma non vorrei trattarle come emergenze» aggiunge. Tra queste anche la nuova modalità di raccolta differenziata che «ha creato malumori, delle difficoltà che sono state immediatamente prese in considerazione dall'Amministrazione». Però, aggiunge, «accontentare tutti non è possibile».
Nel lettore in alto la video intervista integrale
Marco Camilli