La soluzione elaborata dall'Amministrazione dopo le proteste prevede una sperimentazione fino a dicembre
AOSTA. Porta a porta 1, postazioni tecnologiche di raccolta 0. Si conclude così il (primo?) round giocato tra i commercianti e il Comune di Aosta sul sistema di raccolta dei rifiuti indifferenziati nel centro storico del capoluogo.
L'Amministrazione comunale, dopo le furenti proteste contro le nuove modalità partite a inizio giugno, ha accolto la richiesta di negozianti, baristi e ristoratori di tornare al precedente metodo della raccolta dei rifiuti che si potrebbe definire "serranda per serranda" dal momento che per le utenze private nulla cambierà.
In un doppio incontro, sabato scorso, il sindaco Fulvio Centoz e l'assessore all'Ambiente Delio Donzel, insieme ai responsabili della ditta Quendoz, hanno parlato con le associazioni dei commercianti e con il portavoce di questi ultimi, Antonio Giorgi, illustrando il piano dell'Amministrazione. I titolari di attività commerciali che vorranno tornare al "porta a porta" dovranno fare un'apposita richiesta indicando anche quale tipo di rifiuti conferiranno. Il servizio sarà riattivato in via sperimentale e gratuita fino a dicembre, poi dal 2016 sarà a pagamento con tariffe che potrebbero essere di 0,50 euro al chilo per l'umido e 1,50 euro al chilo per l'indifferenziata, per un totale di circa 80 euro all'anno.
Marco Camilli