Amministrazione comunale e Quendoz hanno predisposto un piano speciale per superare indenni i due giorni di manifestazione
AOSTA. Aosta si sta preparando ad accogliere le decine di migliaia di visitatori attesi il 30 e 31 gennaio per la Fiera di Sant'Orso. Le stime parlando di circa 200.000 visitatori che arriveranno nel fine settimana per l'evento ed una tale quantità di persone impone un'organizzazione impeccabile. Uno degli aspetti più importanti ma meno presi in considerazione è la gestione dei rifiuti che verranno prodotti nel corso della due giorni. Il Comune di Aosta e la ditta Quendoz per l'occasione hanno rivisto l'organizzazione dei diversi servizi.
I P.T.R., punti di raccolta tecnologici, saranno svuotati tutti il sabato mattina prima dell'inizio della Fiera, la domenica mattina e la domenica sera e di conseguenza i conferimenti andranno fatti preferibilmente al di fuori della fascia oraria 7-19 di sabato 30 e domenica 31. Il "porta a porta" di alcune zone limitrofe della Fiera sarà assicurato anche se potrebbero verificarsi dei ritardi mentre la raccolta del cartone e il "porta a porta" per le utenze non domestiche non saranno effettuati sabato 30. Domenica sera inoltre la raccolta inizierà con orari posticipati per non appesantire il traffico cittadino dovuto ai visitatori che lasciano la Fiera.
Durante la Foire invece l'isola ecologica di via Caduti del Lavoro sarà chiusa su richiesta dell'assessorato regionale delle attività produttive mentre rimarrà regolamente aperto il 30 gennaio il centro di località Montfleury. Verranno chiusi tutti i cestini del percorso della fiera dal momento che non potranno essere svuotati e saranno collocate otto batterie di trespoli in alcuni punti strategici esterni al percorso principale della Fiera (tra cui piazza Arco d'Augusto, piazza Giovanni XXIII, piazza Roncas, piazza Narbonne).
Durante tutto lo svolgimento della manifestazione la situazione sarà costantemente monitorata dagli operatori che saranno chiamati anche ad intervenire in caso di conferimenti "selvaggi" di rifiuti.
Elena Giovinazzo