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Morte Furio Colombo, cordoglio a Châtillon: "non ha mai dimenticato le sue radici valdostane"

Il giornalista scomparso a 94 anni era cittadino onorario di Châtillon, suo paese di nascita

«Con la sua scomparsa, Châtillon e la Valle d'Aosta perdono non solo un figlio illustre ma un esempio di come le radici montane possano nutrire una vita di successi internazionali senza mai essere dimenticate». Il sindaco di Châtillon, Camillo Dujany, esprime il cordoglio dell'amministrazione comunale per la scomparsa del giornalista ed ex parlamentare Furio Colombo. 

Colombo, nato proprio a Châtillon il 1° gennaio 1931, era stato insignito della cittadinanza onoraria nel 1994. «Intellettuale poliedrico e figura di spicco del giornalismo italiano», ricorda il Comune in un messaggio sui social, «è stato protagonista della vita culturale italiana fin dagli anni Cinquanta, quando collaborò con personalità del calibro di Umberto Eco, Gianni Vattimo e Piero Angela nella realizzazione di programmi culturali Rai». La carriera da giornalista lo ha portato a lavorare anche con La Stampa, La Repubblica e il New York Times. Colombo è stato anche docente alla Columbia University e Berkeley, direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di New York oltre che manager di Adriano Olivetti e chairman del gruppo Fiat. È stato anche eletto deputato e senatore.

«Il suo legame con le radici valdostane, mai dimenticato nonostante una vita vissuta tra l'Italia e gli Stati Uniti, ha sempre rappresentato un motivo d'orgoglio per la nostra comunità», afferma Dujany.

 

M.C.

 

 

 

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