Trasporto a fune e rotaie aeree a Courmayeur: firmato un accordo

Regione, Comune e Cassa Depositi e Prestiti firmano un'intesa per servizi di assistenza sull'ipotesi progettuale da 150 milioni di Euro

Courmayeur

Oggi a Courmayeur è avvenuta la firma di un accordo tra la Regione autonoma Valle d’Aosta, il Comune di Courmayeur e Cassa Depositi e Prestiti riferito al progetto "Nuovo Trasporto Alpino". Con quest'ultima iniziativa Courmayeur intende valutare la possibilità di attivare infrastrutture di mobilità sostenibile sul territorio e l'accordo firmato oggi consentirà di usufruire dei servizi di assistenza e consulenza della Cassa Depositi e Prestiti per approfondire e valutare la sostenibilità del progetto.

"Nuovo Trasporto Alpino" si concentra in particolare sulla possibilità di realizzare una rete di trasporto tramite «impianti a derivazione funiviaria» e su «rotaie aeree» in grado di far viaggiare residenti, turisti e sciatori tra capoluogo, vallate laterali e piste da sci.

L'Accordo, riferisce in una nota l'amministrazione regionale, «attua quanto previsto dal Documento di economia e finanza regionale (DEFR) per il triennio 2024-2026 nel quale si prevede che nel settore degli impianti a fune vengano promosse misure differenziate a seconda della dimensione, della valenza locale, nazionale o internazionale dei comprensori sciistici, per lo sci di discesa e per il fondo, al fine di consentire a tutti una buona capacità di adattamento ai cambiamenti ambientali, economici e sociali in un’ottica di sostenibilità. A ciò si affianca l’opportunità di approfondire soluzioni innovative e replicabili di mobilità alternativa in ambiti montani come la realtà della Valdigne che sarà oggetto di analisi da parte di CDP», Cassa Depositi e Prestiti.

L'ipotesi progettuale Nuovo Trasporto Alpino è già stata oggetto di discussione in consiglio comunale a Courmayeur. Secondo alcune cifre rese note due anni fa, l'investimento previsto è di circa 150 milioni tra costi per la realizzazione delle linee a fune e rotaia aerea (circa 100 milioni) e spese per realizzare parcheggi e costruire dodici stazioni (rispettivamente 20 e 30 milioni). Il sistema dovrebbe collegare il capoluogo, Dolonne ed Entrèves, la Val Veny e la Val Ferret ed essere utilizzabile come un vero e proprio servizio di trasporto pubblico locale, dunque operativo per sedici ore al giorno e per 300 giorni all'anno.

 


Clara Rossi

 

 

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