L'accordo con i sindacati «non risolve il tema del controllo dei costi dei lavoratori»
AOSTA. «Il dato negativo del risultato patrimoniale della società ha cause molteplici, anche riconducibili alla gestione, ma non a comportamenti illegittimi dell'amministratore o dei controllori.»
Così l'assessore al bilancio Ego Perron che questa mattina ha illustrato in Consiglio regionale il bilancio 2013 del Casinò di Saint-Vincent, in rosso per il secondo anno consecutivo (21 milioni di euro nel 2013, 18 nel 2012).
«La perdita era stata prevista nei piani aziendali», ha detto Perron, «ma il risultato è stato peggiorato dal perdurare della crisi. L'impatto maggiore lo hanno generato gli stralci relativi all'eliminazione di impianti obsoleti dell'hotel non più a norma per 9.1 milioni di euro».
L'assessore al bilancio ha assicurato che «sono stati predisposti il nuovo piano industriale 2014-2016 e un nuovo budget per il quinquennio che dovrebbe garantire un ritorno alla marginalità positiva dal 2015 e al risultato positivo del conto economico dal 2016». Bisognerà però intervenire sul marketing, che dovrà essere sviluppato, e con «la riorganizzazione del personale e il contenimento dei costi», ha anticipato l'assessore, perché l'accordo già siglato con i sindacati «non risolve il tema del controllo dei costi del personale, anche se dà un po' di respiro alla società».
«Il costo del personale (782 unità, di cui 630 alla Casa da gioco e 152 nei Servizi alberghieri), oggetto dal luglio 2013 di una complessa trattativa sindacale, è diminuito meno delle previsioni, per 1,84% (1 milione di euro). Rimane la necessità di riprendere il confronto a livello sindacale, in un clima più sereno, per poter raggiungere gli obiettivi di riorganizzazione del lavoro e riduzioni dei costi operativi», ha detto.
Alla dirigenza è stato chiesto di definire e raggiungere un «costo strutturale del personale adeguato rispetto al conto economico».
Elena Giovinazzo