La consigliera regionale deposita una richiesta di chiarimenti al governo regionale sulla situazione dell'impianto CVA
«La centrale idroelettrica di Valpelline, la più grande di tutta la Valle d'Aosta, un impianto che è inserito nel Piano nazionale di riaccensione della rete elettrica in caso di emergenza, è da un mese ferma, non opera, non produce. È una situazione anomala visto che impianti di queste dimensioni e importanza hanno, o dovrebbero avere, sistemi di protezione anche nei confronti di eventi alluvionali come quello verificatosi a fine giugno». Lo dichiara la consigliera regionale Chiara Minelli (Progetto Civico Progressista) annunciando di aver depositato, in Consiglio Valle, una interrogazione con risposta scritta.
«La centrale è gestita da CVA, società pubblica interamente controllata dalla Regione, e in quanto tale CVA dovrebbe rendere pubbliche le motivazioni e le conseguenze di una situazione che appare sorprendente», aggiunge Minelli. «Oltretutto sul Sito ufficiale del Turismo in Valle d'Aosta è comparsa la notizia che è stata annullata la visita guidata alla centrale di Valpelline, prevista per il 13 agosto che aveva raggiunto il massimo delle prenotazioni. E' un dato indicativo di una situazione di permanente incertezza».
L'interrogazione al governo regionale chiede quali sono i motivi del blocco della centrale idroelettrica di Valpelline e quali sono le stime "dei danni determinati dai guasti dei macchinati e degli impianti" e "dei danni determinati dalla mancata produzione di energia".
redazione
