Mattarella: Valle d'Aosta sistema cardine delle autonomie della Repubblica

Il capo dello Stato in visita ad Aosta ricorda anche il «duro prezzo pagato» nel periodo del Ventennio fascista

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

«Solidamente Aosta e la sua Valle costituiscono uno dei cardini del sistema delle autonomie della Repubblica. Una Repubblica, ce lo ricorda l'articolo 114 della Costituzione che non è solo riassunta nell'ordinamento statale, ma è costituita "dai Comuni, dalle Province, dalle Regioni e dallo Stato". Quale migliore riconoscimento per la battaglia dell'autonomia orgogliosamente portata avanti con successo in Val d'Aosta?». Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il suo discorso ad Aosta in occasione della visita per l'80° anniversario della Resistenza, Liberazione e Autonomia della Valle d'Aosta.

Il Capo dello Stato ha ricordato nel suo intervento i passaggi che hanno portato alla dichiarazione dell'autonomia della Valle d'Aosta. «Oggi - ha affermato - siamo qui per onorare il contributo che i valdostani seppero dare alla costruzione della Repubblica, fieri del loro apporto al Risorgimento e all'Unità d'Italia, sin dalla decisione unanime del Conseil Double della città di Aosta, nel 1849».

Mattarella ha citato tra gli altri Emile Chanoux, «tra i fondatori della Jeune Vallé d'Aoste, e come ho ricordato, martire della libertà» e il primo presidente del Consiglio regionale valdostano, Federico Chabod, partigiano "Lazzaro". «La classe dirigente che si apprestava ad assumere responsabilità in Valle, aveva piedi solidamente piantati nella Resistenza». Ma, ha aggiunto, è stato «duro il prezzo pagato, tra i partigiani e la popolazione civile, dai soldati di origine valdostana trasferiti nei campi di internamento in Germania. Un sacrificio che ha visto la Repubblica attribuire la Medaglia d'oro al Valor militare alla Val d'Aosta».

E ancora Mattarella ha ribadito, citando quanto stabilito nel 1849 dal Conseil Double, che «"Questa provincia d'Aosta sarà sempre parte integrante della bella penisola italiana". Non valsero a mutare questo atteggiamento - ha sottolineato il presidente della Repubblica - decisioni infauste come la soppressione della Provincia operata dal governo Rattazzi nel 1859, con il declassamento a Circondario, né i tentativi del fascismo di operare, anche in queste terre, l'umiliazione della popolazione autoctona cercando di sottrarle cultura e identità. È la storia a parlare: la Valle è sempre stata un elemento costitutivo del divenire d'Italia».

Per Mattarella «la Valle ha saputo interpretate appieno i valori della gente di montagna essendone, a un tempo, depositaria e crocevia di incontri e scambi, come ha ricordato il presidente Testolin».

 

 

Marco Camilli

 

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