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Il Consiglio Valle inizia l'esame delle leggi di bilancio 25/27

Testolin: chiudiamo la Legislatura lasciando conti in ordine, con risorse sicure in un contesto economico solido

È cominciata oggi pomeriggio l'abituale seduta-fiume di fine anno del Consiglio regionale della Valle d'Aosta dedicata all'esame delle leggi di bilancio. L'assemblea sarà riunita fino a giovedì per discutere e votare la legge di stabilità regionale 2025/2027 e il bilancio di previsione dello stesso triennio.

All'ordine del giorno della seduta sono iscritte anche alcune relazioni e deliberazioni della Sezione regionale di controllo della della Corte dei Conti.

Fra gli altri punti all'ordine del giorno risultano poi mozioni dei gruppi di minoranza, alcune delle quali rimandate dalla precedente seduta, insieme a interrogazioni e interpellanze.

Nel suo intervento, il presidente della Regione Renzo Testolin, che detiene anche la delega alle Finanze, ha parlato di un bilancio «basato su una realtà stabile, su conti verificati e in ordine» e di un «sistema Valle d'Aosta che ha ricevuto eccellenti valutazioni da parte di agenzie di rating, dopo delle verifiche e delle analisi approfondite». 

Il documento presentato, ha proseguito nella sua analisi politica, «ci consente di chiudere la Legislatura con la consapevolezza di dare risposte ai temi che hanno caratterizzato il nostro programma di governo, lasciando i conti in ordine, con risorse sicure e una prospettiva di continuità e di stabilità in un contesto economico solido, caratterizzato da una buona situazione a livello di occupazione».

Quanto ai contenuti del documento, «la crescita del gettito non è esclusivamente riferibile ad un fenomeno inflattivo che sicuramente ha influito sul costo della vita in questi ultimi anni e alle manovre fiscali nazionali, ma anche al consolidamento verso l’alto dell’economia reale che trova pieno riscontro nei positivi dati dell’occupazione in Valle d’Aosta», ha affermato ancora il presidente della Regione. «Nel corso del triennio non è previsto il ricorso a nuovo debito così come non sono previsti nuovi rientri dalla Gestione speciale presso Finaosta (alimentati dagli utili di Cva spa) per coprire poste del triennio come avvenuto negli scorsi bilanci, liberando così ulteriori interessanti opportunità di risorse in prospettiva futura. L’accordo recentemente firmato con il Ministro dell’economia e delle finanze ha confermato il contributo alla finanza pubblica in 82,246 milioni di euro fino a tutto il 2032, dando, così, stabilità allo stesso e chiarezza di orizzonte programmatorio. Tale contributo è, peraltro, comprensivo di quanto dovuto per gli enti locali».

 


Clara Rossi
(aggiornato il 09/12/2024)

 

 

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