Il Comitato per il referendum confermativo promette una «battaglia non solo politica, ma anche culturale»
Il referendum confermativo sulle modifiche apportate dal Consiglio Valle alla legge delle elezioni regionali è «una battaglia non solo politica, ma anche culturale». Lo afferma Elio Riccarand, di Rete Civica, nel spiegare in conferenza stampa i motivi dietro alla campagna referendaria che si è messa in moto in questi giorni con l'obiettivo di raccogliere 2.117 firme.
Le tre preferenze reintrodotte con la modifica normativa «sono un'anomalia tutta valdostana. Si torna indietro a un sistema che non esiste in Italia e in gran parte d'Europa».
Per Eugenio Torre la legge modificata «una presa in giro dei cittadini» che sfrutta la questione della rappresentanza di genere e in generale, secondo i promotori, rappresenta «una forzatura arrogante» poiché si tratta di una «leggina arrivata fuori tempo massimo».
Di più: «Le tre preferenze sono funzionali solo ai magheggi elettorali», afferma Gabriella Poliani del Comitato referendario.
M.C.