Non ci resta che sperare in un anno nuovo, che riesca a garantire i diritti al cittadino, troppo spesso snobbato da La legge è uguale per tutti.
Spes ultima dea (la speranza è l’ultima divinità a cui rivolgersi), altrimenti non ci resta che piangere sulla incertezza giudiziaria, fonte di una giustizia ingiusta, come portava scritto nel cartello di protesta il prof. Antonio Sonatore, che il 7 aprile 1996 si diede fuoco dinnanzi al Palazzo di Giustizia di Aosta, nell’indifferenza di tutti, a partire dai familiari, che, oggi, vorrebbero imporci di non menzionare questo padre, da loro considerato come pietra di scandalo, perché rivendicava il rispetto dei diritti genitoriali dei padri estromessi dalla vita dei propri figli e per non dover parlare di eventuali loro responsabilità.
Ancora oggi si vuole vietare di porre una stele in suo ricordo nel giardino antistante il tribunale di Aosta, in nome di un veto, che non può esistere, di un familiare - per l’amore della quale Antonio Sonatore ha sacrificato la propria vita - che ha indotto il Consiglio Regionale, nel maggio scorso, a bocciare la richiesta avanzata dalla Lega.
“Valde in vita homnium pretisa spes est, sine spe homines misere vitam agunt”. La speranza (Esiodo, Le opere e i giorni), è preziosa nella vita degli uomini, senza speranza gli uomini conducono una triste vita. Vero il consiglio del poeta greco e noi lo prendiamo alla lettera, anche perché siamo consapevoli che non si può più far affidamento nel diritto, poiché viene abitualmente disconosciuto e interpretato nei tribunali, non in nome del popolo italiano, ma secondo le mode di genere.
I minori non contano e, per rendere la vita del genitore ancora più lontana da quella dei propri figli, i politici hanno introdotto anche la figura del curatore speciale, che dovrebbe essere “attivato” solo quando i genitori propongono provvedimenti contrari al superiore interesse dei minori. Ma non è così, perché troppi magistrati non vogliono “decidere in proprio” e si affidano a queste figure esterne, quali servizi sociali, psicologi, educatori, curatori speciali e a tante altre figure non sempre all’altezza del compito che dovrebbero assolvere e senza minimamente regolamentare la loro attività. Non basta una riferita conflittualità per nominare un curatore speciale (che costa tanti soldi anche quando è inutile), spesso amico del tribunale, come i Ctu, i cui elenchi sono blindati, anche quando i c.d. esperti si sono rivelati incompetenti e poco attendibili.
La speranza va “realizzata” inchiodando alle proprie responsabilità civili e penali tutti coloro che, in nome della conflittualità genitoriale, dell’inadeguatezza genitoriale del padre (presupposta, ma mai documentata) e delle inattendibili relazioni (“copia e incolla”) dei servizi sociali, si continua a fare inutile strage di innocenti, siano loro i figli e/o il loro genitore estromesso dalla loro vita.
La prossima settimana illustreremo le iniziative che l’associazione ha programmato per 2024, tutte incentrate sulla salvaguardia dei diritti dei minori e del padre, il cui mancato rispetto è conseguenza del malessere dei minori e della mancanza di una stabile figura genitoriale di riferimento.
Lo faremo con maggior forza e con la collaborazione delle tante persone che ci contattano quotidianamente e offrono la propria disponibilità a cambiare questo mondo “tragico” dei figli affidati a un solo genitore. Anche i politici devono smettere di sfornare leggi e leggine discriminatorie e devono parlare chiaro, senza equivoci e senza scappatoie per chi è responsabile, a vario titolo, della Giustizia ingiusta.
Tra i cocci vecchi gettiamo dalla finestra (della società) anche chi specula sui minori e sui drammi dei genitori emarginati dai figli e ridotti alla miseria.
Anche questo è un modo per augurare a tutti un buon 2024. Soprattutto a chi ci segue assiduamente su questa testata giornalistica.
Auguri per la speranza di un anno di diritti, di libertà e di rispetto per tutti i cittadini.
Ubaldo Valentini, presidente Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori (aps)
Contatti: tel. 347.6504095, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.genitoriseparati.it