Rubrica a cura del dott. Franco Brinato
Che cosa è lo svenimento?
Lo svenimento (termine medico sincope), è un evento acuto caratterizzato da un'improvvisa e transitoria perdita della coscienza. Dura solitamente fino a 20-30 secondi, di solito meno di pochi minuti, ed è seguita da una ripresa spontanea e completa. Può colpire sia giovani sia anziani. E' una condizione molto frequente e occorre nel corso della vita almeno in un terzo della popolazione generale. Nella maggior parte dei casi si tratta di un disturbo totalmente benigno, ma a volte può essere il campanello d'allarme di malattie che possono mettere a rischio l'individuo, soprattutto se affetto da malattie cardiache.
Perché si sviene?
Indipendentemente dalla causa, ogni episodio sincopale è provocato da una riduzione globale ma transitoria del flusso di sangue al cervello.
Quali sono i sintomi della sincope?
La sincope può essere preceduta da sintomi, detti prodromi, quali: capogiri, sudorazione, nausea, mancanza di forze, riduzione della vista. La sincope preceduta da sintomi solitamente è un disturbo benigno, l'assenza di sintomi premonitori è un segno di una possibile malattia secondaria soprattutto se si verifica in persone con malattie cardiache.
Quali sono le cause della sincope?
La sincope è un sintomo comune a numerose patologie che include condizioni benigne e condizioni associate a elevata mortalità, come quelle di origine cardiaca. Lo svenimento è classificato in quattro tipologie:
- Svenimento vasovagale o sincope neuromediata;
- Svenimento da ipotensione ortostatica;
- Svenimento da cause cardiologiche;
- Svenimento da cause neurologiche.
La sincope neuro-mediata (o vasovagale)
Deriva da un'anomalia transitoria nel funzionamento del sistema nervoso autonomo, deputato al regolamento della pressione arteriosa e dei battiti cardiaci. La sua causa è una riduzione temporanea della quantità di sangue che arriva al cervello. Colpisce generalmente soggetti di giovane età e in buone condizioni di salute; i fattori scatenanti possono essere: situazioni di affaticamento o stress psicofisico, lunga permanenza in ambienti eccessivamente caldi e umidi, stati di digiuno, vista del sangue, prolungata permanenza in stazione eretta in condizioni climatiche sfavorevoli, starnuto, assunzione di bevande fredde, dolore intenso, minzione e defecazione. La sincope neuromediata generalmente è un disturbo completamente benigno.
La sincope da ipotensione ortostatica
È causata da un'eccessiva diminuzione della pressione arteriosa, quando si passa molto velocemente dalla posizione sdraiata o seduta a quella eretta. L'ipotensione ortostatica si verifica quando si ha una diminuzione della pressione sistolica (pressione massima) superiore a 20 mm di mercurio e una diminuzione della pressione diastolica (pressione minima) superiore a 10 mm di mercurio.
Le cause possono essere di vario tipo, una delle più comuni è la diminuzione del volume di sangue circolante (ipovolemia) conseguente a emorragia, disidratazione (poco apporto di acqua o per perdita, vomito o diarrea). Un'altra causa può essere la febbre o l'assunzione di farmaci antipetesivi e alcune malattie neurologiche, come il Morbo di Parkinson e le neuropatie nei soggetti diabetici. In tutte queste circostanze, l'organismo non è capace di mantenere costante la pressione arteriosa e garantire un afflusso costante di sangue al cervello.
Gli svenimenti da cause cardiologiche
Sono provocati generalmente da aritmie, disfunzioni strutturali del cuore (alterazione delle valvole cardiache), infarto del cuore, embolia polmonare. Può rappresentare la prima avvisaglia di un evento cardiaco che può rivelarsi anche fatale.
Gli svenimenti da cause neurologiche
sono causati dalle crisi epilettiche; durante una crisi epilettica il soggetto perde completamente coscienza, cade a terra, ha convulsioni e può esservi perdita di urine o feci. dopo la crisi il soggetto si trova spesso in uno stato semi-confusionale. In questi casi la sincope si differenzia dalle altre per la lenta ripresa.
Altri svenimenti da cause neurologiche sono quelli legati a episodi ischemici (ictus)a carico dell'arteria vertebro-basilare, un vaso che irrora il cervelletto, deputato al controllo dell'equilibrio. La carenza di sangue in quest'organo causa la perdita di coscienza.
Quando preoccuparsi?
Nella maggior parte dei casi non c'è bisogno di preoccuparsi, ma se lo svenimento colpisce soggetti di giovane età e in buona salute, ma in alcune determinate situazioni, malattie croniche (es: diabete, malattie cardiache) è consigliabile consultare quanto prima il proprio medico o recarsi in pronto soccorso. Stessa cosa se durante l'episodio di svenimento si avvertono sintomi quali: dolore al petto, palpitazioni o difficoltà a respirare o qualora a causa dello svenimento si batta la testa a terra.
A che tipo d'indagine deve essere sottoposti gli individui che hanno avuto una sincope?
La persona vittima di sincope deve essere sottoposto ad accurate indagini presso ospedali muniti di Sincope Unit. In questi centri specializzati, il medico specialista valuta il grado di rischio e scegliere le indagini da eseguire. Negli individui giovani e sani, una visita medica e un elettrocardiogramma sono sufficienti per escludere malattie gravi. In tutti gli altri casi - anziani, individui con malattie cardiache o neurologiche - è necessario il ricovero ospedaliero ed eseguire accertamenti di secondo livello.
La scelta delle indagini è basata sul quadro clinico e sul tipo di sincope, ed è mirata ad escludere malattie che possono mettere a rischio la vita.
Che cosa fare durante una sincope?
- Distendere la persona a pancia in su;
- Non somministrare liquidi per rischio di soffocamento;
- Alzare le gambe eventualmente poggiarle al muro o su una sedia in modo da favorire l'afflusso di sangue dalle gambe al cervello;
- Controllare il battito cardiaco e il respiro.
Recarsi in pronto soccorso in queste circostanze:
- Primo episodio di sincope nell'arco della vita dopo i 40 anni;
- Presenza di una malattia cardiaca nota;
- Età avanzata o malattie croniche;
- Recupero lento dopo lo svenimento;
- Presenza di dolore al petto, batticuore o difficoltà a respirare trauma importante;
- Incapacità a parlare, bocca storta o difficoltà a muovere correttamente un braccio o una gamba (segni di possibile ictus)
Come prevenire la sincope?
Alcuni accorgimenti possono ridurre il rischio sincope:
- Bere molta acqua e assicurarsi un corretto apporto di sale;
- Evitare di rimanere a lungo in piedi;
- Cercare di passare dalla posizione seduta a quella eretta con calma, evitando movimenti bruschi;
- Evitare di sottoporsi, per quanto possibile, a condizioni di stress emotivo;
- Dedicarsi a una costante attività fisica.
Come interrompere una sincope?
La sincope può essere preceduta da sintomi, detti prodromi, quali: capogiri, sudorazione, nausea, mancanza di forze, riduzione della vista, palpitazione, pallore, sensazione di testa vuota, vertigini. Appena si avvertono questi sintomi premonitori seguire queste indicazioni:
- Sdraiarsi a pancia in su e alzare le gambe rispetto al capo e rimanere in questa posizione per almeno 5-10 minuti.
- Eseguire alcuni esercizi fisici quali: agganciare le mani l'una all'altra con le dita ed esercitare una trazione energica;
- Incrociare le gambe contraendo energicamente i muscoli; stringere una pallina di gomma anti stress con una mano.
Tutte queste manovre aumentano il flusso di sangue al cervello e riducono lo stress alla base della sincope.
Esiste una cura?
Il trattamento dipende dalla causa che determina lo svenimento. Nella sincope da aritmia cardiaca, la prevenzione delle aritmie può essere fatta o attraverso l'impianto di Pacemaker se l'aritmia è dovuta a un'alterazione delle vie di conduzioni elettriche del cuore o di un defibrillatore in caso di aritmie maligne (fibrillazione o tachicardia ventricolari).
Nella sincope neuro-mediata, al fine di ridurre il numero degli episodi e di cadute e migliorare la qualità della vita, gli individui devono evitare di stare a lungo in piedi e in luoghi caldi e assumere la posizione supina nel momento in cui avvertono i sintomi.
Nella sincope da ipotensione ortostatica ,bere molto acqua, ridimensionare i farmaci per la pressione, aumentare l'apporto di sale, evitare di alzarsi velocemente dal letto e l'uso di calze elastiche, sono rimedi per prevenire lo svenimento.
Conclusioni
Lo svenimento è un disturbo frequente, benigno nella maggior parte dei casi. Se il disturbo si presenta in soggetti anziani con malattie cardiache e se associato a disturbi neurologici, batticuore e dolore al petto, è necessario consultare immediatamente un medico o recarsi in pronto soccorso. La sincope potrebbe essere la spia di una malattia fatale. Una diagnosi precoce e una terapia efficace possono salvare la vita.
dott. Franco Brinato
specialista in Medicina d'Emergenza Urgenza e Medicina Termale e dirigente medico di Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso