La Salute su Aostaoggi.it a cura del dott. Franco Brinato
L'appendicite è un processo infiammatorio infettivo dell'appendice, una parte anatomica del grosso intestino. Si presenta frequentemente nell'infanzia e nell'adolescenza, ed è gravata spesso da ritardo o mancata diagnosi, soprattutto nell'età pediatrica. Si manifesta frequentemente negli adolescenti e nei giovani adulti, tra i 15 e 25 anni di età; talvolta colpisce l'anziano, nel quale può assumere un'evoluzione particolarmente grave. I maschi ne sono colpiti con frequenza doppia rispetto alle femmine. E' la causa più frequente di addome acuto in età pediatrica.
Che cosa è l'appendice e a cosa serve?
Vermiforme, appendice cecale, comunemente chiamata solo “appendice”, è una struttura anatomica tubulare situata nella cavità addominale e costituisce un prolungamento della parte ascendente del grosso intestino (colon), definito anche intestino crasso. Ha la forma di un piccolo tubo cilindrico lungo dai 5 ai 9 cm e largo 7 mm. È più lunga nei bambini e può atrofizzarsi con l'invecchiamento.
a posizione più comune è quella verso il basso a destra nella cavità addominale, ma anche altre disposizioni sono riscontrabili in numerosi individui (in basso al centro della cavità addominale, dietro l'intestino crasso. sotto il fegato, nella cavità addominale sinistra). La variabilità della sua posizione può trarre in inganno il medico e ritardare la diagnosi.
Secondo le teorie scientifiche più accreditate, l'appendice è un organo linfoide (ricco di linfonodi), centro di produzione di anticorpi specifici per la difesa dell'organismo. Alcuni studi infatti sembrerebbero dimostrare che, in caso d'infezioni intestinali, le persone prive di appendice tendono, oltre che ad ammalarsi con maggiore frequenza, a ritardare la guarigione.
Che cosa s'intende per appendicite acuta e qual è la causa?
Si tratta di un'infezione causa da batteri diversi. I batteri normalmente presenti nell'intestino, o provenienti da infezioni di organi diversi (infezioni cutanee, vie respiratorie ecc), trovano nell'appendice un ambiente anatomico favorenti la loro moltiplicazione. La virulenza batterica è favorita dal ristagno fecale provocato dall'ostruzione meccanica del lume appendicolare. Le concrezioni fecali (o coproliti, una sorta di calcoli), la torsione dell'appendice, la compressione degli organi vicini come nel caso dell'utero gravidico nelle donne, restringimenti congeniti, esiti cicatriziali d'interventi chirurgici, l'iperplasia del tessuto linfatico (aumento di volume) presente nell'appendice sono le cause più frequenti dell'ostruzione del lume appendicolare.
Quali sono i sintomi?
Il sintomo principale dell'appendicite è il dolore addominale, localizzato normalmente al quadrante addominale inferiore destro con irradiazione all'ombelico, al bacino, alla coscia e alla schiena. Il dolore spesso si associa a nausea e vomito, stitichezza o diarrea e a volte a febbre. A seconda della posizione in addome dell'appendice, il dolore può essere localizzato in basso al centro dell'addome, in basso a sinistra o in alto a destra sotto il fegato.
Negli anziani e nei bambini e nelle gravide la malattia si presenta spesso con sintomi attenuati che possono sfuggire al medico e ritardare la diagnosi.
Quali sono le complicanze?
La complicanza più frequente è la perforazione intestinale e la peritonite, un'infiammazione della membrana sierosa che riveste gli organi contenuti nella cavità addominale, con grave rischio d'infezione generalizzata e di morte, frequenti soprattutto negli anziani e nei bambini.
Come si fa la diagnosi?
Ancora oggi, nonostante gli enormi progressi nella diagnostica per immagini, la diagnosi di appendicite è ancora clinica e si basa sui sintomi. Il dolore al fianco destro e la contrattura di difesa alla palpazione manuale del fianco destro sono i segni più tipici. Per la conferma della diagnosi possono essere d'aiuto gli esami di laboratorio e alcuni esami strumentali, l'ecografia e d eventualmente la TAC dell'addome.
Come si cura?
L'appendicite acuta va operata entro 12 ore dalla diagnosi. Questa linea di condotta vale soprattutto per i bambini e gli anziani, soggetti più a rischio per le complicanze, come la perforazione intestinale. Nei soggetti adulti l'intervento può essere ritardato di 24 ore dalla diagnosi.
La terapia antibiotica, molto in uso in alcuni reparti di chirurgia, non è utile nell'appendicite acuta, che rimane esclusivamente chirurgica. Il ricorso agli antibiotici, nel tentativo di evitare o ritardare l'intervento di appendicite, non è corretto.
E' necessario ricordare che l'appendicite è provocata da un'ostruzione meccanica del canale appendicolare e che la contaminazione batterica è secondaria. .
dott. Franco Brinato
specialista in Medicina d'Emergenza Urgenza e dirigente medico della struttura complessa di Medicina d'emergenza e Pronto Soccorso