A cura del dott. Franco Brinato
Il trauma cranico nel bambino è il tema di questo nuovo appuntamento con la rubrica sulla salute su Aostaoggi.it curata dal dott. Franco Brinato, specialista in Medicina d'Emergenza Urgenza e Medicina Termale e dirigente medico di Medicina d'Urgenza e Pronto Soccorso di Aosta.
Premessa
Il trauma cranico nel bambino è la più comune causa di accesso al Pronto Soccorso. Gli incidenti domestici, sportivi e stradali rappresentano, oltre il primo anno di vita, la prima causa di morte e di disabilità. I dati epidemiologici dicono che un bambino su 10, nella fascia d’età tra 0 e 14 anni, riporta un trauma cranico che richiede un’osservazione in ospedale. In Valle d’Aosta nel periodo tra l’1 gennaio 2015 e il primo gennaio 2017 sono stati ricoverati in osservazione, circa 400 bambini con trauma cranico.
Generalmente il trauma cranico è più frequente nei bambini di sesso maschile di età tra 0-2 anni e la causa più frequente, pari al 75%, è rappresentata dalle cadute accidentali (dal letto, dal fasciatoio, durante il gioco o la corsa), per il restante 25% la causa è legata a incidenti stradali e sportivi. Le complicanze dipendono dal tipo, dall’età e dalla severità dell’evento traumatico. L’uso razionale degli esami radiologici, per i danni legati all’esposizione radiante, soprattutto nei bambini piccoli, rappresentano ancora una sfida per il medico d’emergenza, nella diagnosi delle lesioni cerebrali, conseguenti al trauma cranico. In quest’appuntamento, l’obiettivo è di dare informazioni sulle cause principali, le misure di prevenzione e le procedure e il percorso all’interno del dipartimento d’emergenza,nel bambino vittima di trauma cranico.
Che cosa è il trauma cranico e come si definisce?
Il trauma cranico è il risultato di un’improvvisa applicazione di una forza fisica sul cranio, che può causare lesioni del cuoio capelluto,fratture degli ossa craniche e lesione de tessuto cerebrale. Si parala di trauma cranico nel bambino se l’evento traumatico colpisce soggetti nella fascia di età tra 0 e 14 anni.
Quali sono le cause?
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