Celiachia, Fosson: allo studio nuovo sistema di distribuzione degli alimenti

 

Dal PD la richiesta di permettere l'erogazione gratuita anche nei negozi e non solo in farmacia

granoAOSTA. L'approvvigionamento degli alimenti per i circa 400 celiaci valdostani è stato oggetto di discussione oggi in Consiglio Valle. L'argomento è stato toccato dal Pd-Sinistra VdA con una interrogazione illustrata da Carmela Fontana incentrata in particolare sulle possibilità di ridurre la burocrazia e di acquistare i prodotti specifici anche al di fuori delle farmacie, utilizzando un tesserino di esenzione.

«La scelta della ricetta medica mensile e dell'acquisto in farmacia - ha detto in risposta l'assessore alla Sanità Antonio Fosson - è stata fatta per permettere la tracciabilità ed evitare gli abusi. E' un sistema che garantisce la correttezza e ha comunque soddisfatto i pazienti, ma ciò non toglie che sia possibile trovare nuove soluzioni senza però demolire un meccanismo che per la nostra realtà ha sempre funzionato bene. Allo studio c'è l'eventualità di utilizzare un sistema sicuro e tracciabile già in uso in Umbria» ha anticipato.

In aula Fosson ha spiegato inoltre che la legge nazionale di riferimento «prevede la distribuzione gratuita di cibi senza glutine ai malati di celiachia» e che il tetto mensile di spesa previsto per la Valle d'Aosta di 142.23 euro è «la somma più alta d'Italia e non è nostra intenzione rivederla».

«È importante - ha replicato la consigliera del Pd - che si cerchi di creare meno disagi ai malati, ma anche sollevare da incombenze i medici, senza per questo pregiudicare la tracciabilità. Inoltre è importante che i pazienti possano approvvigionarsi non solo nelle farmacie, ma anche nei negozi».E.G.

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