Serie A: regna l'incertezza in Serie A

Le prime giornate di campionato hanno confermato quanto ampiamente pronosticato dagli esperti di scommesse sportive: in Serie A regna l'incertezza.

Al momento, infatti, le due principali indiziate alla conquista del titolo, ossia Juventus e Inter, sembrano essere in difficoltà rispetto ad altre squadre.

I problemi della Juventus
La Juventus, fermata sul pari a Crotone, si scopre debole ed ancora in costruzione. Andrea Pirlo, quando ha preso in mano la Juventus, ha cambiato tantissimo. Questi cambiamenti, però, al momento non stanno pagando. La nuova Juventus di Pirlo, rimodellata e rimodernata, è chiamata a cambiare pelle tatticamente, ringiovanire e vincere allo stesso tempo. Difficilissimo. Se stiamo al cambio generazionale, la Juve lo ha già fatto due volte: nei nove anni degli scudetti si è ringiovanita continuando a dominare. Un'impresa. Questa però è una sfida ancora più grande, perché siamo a ottobre ma è come se fosse agosto: il precampionato non è esistito e la squadra deve imparare giocando. Allegri in situazione simile fu conservativo: arrivò nell'estate 2014 e si appoggiò alle idee di Conte.

Subito 3-5-2, con tanti titolari dell'anno precedente. Poi sterzò, a poco a poco. Pirlo ha scelto la strada opposta - in campo immediatamente le sue idee - ed è pericoloso e affascinante allo stesso tempo. Guardate la classifica: Milan, Sassuolo, Atalanta, Napoli, le squadre davanti in classifica, hanno lo stesso allenatore dell'ultimo campionato. Genoa, Parma e Torino, tre delle ultime sei, hanno cambiato da poco. Non è un caso.

L'Inter in cerca di equilibrio
Brucia ancora la sconfitta nel derby in casa Inter. Se la squadra di Antonio Conte doveva essere quella più pronta dal punto di vista organizzativo per aver concluso la stagione in ritardo rispetto agli altri, in realtà i nerazzurri hanno mostrato nelle prime uscite stagionali una buona condizione fisica ma delle difficoltà a livello tattico. I numeri d'altronde parlano chiaro: 11 gol fatti e addirittura 8 subiti con 7 punti raccolti, frutto di due vittorie (Fiorentina e Benevento), il pari contro la Lazio e la sconfitta con il Milan. Un rendimento completamente diverso rispetto a quello di un anno fa, quando l'Inter subì un solo gol nelle prime quattro e portò a casa tutti i 12 punti a disposizione.

Da migliorare, dunque, la fase difensiva. Troppi i gol subiti, dettati dalle assenze ma anche dallo sbilanciamento offensivo della squadra. 

Il Milan capolista
Passiamo ora alle note dolci. In cima alla classifica c'è il Milan di Stefano Pioli, fresco vincitore nel derby con l'Inter. I rossoneri hanno vinto tutte le gare disputate fino a questo momento in campionato ed hanno la squadra con età media più bassa tra gli 11 scesi in campo in questo inizio di Serie A. 23,6 di media età per partita. Inter e Juventus sono fuori dalla top 10, coi nerazzurri quartultimi. Delle altre big solo Napoli e Roma in top 10 insieme a Ibra e compagni: il più anziano a fare più di una doppietta nella storia della Serie A, ma lo fa circondato da una banda di giovani!
Un passo da record per i rossoneri che dimostrano di essere pronti al grande salto, anche in ottica scudetto.

Il nuovo Napoli di Gattuso
Chiudiamo con il Napoli di Gattuso, forse la vera sorpresa di questo inizio campionato. Gli azzurri, in attesa della nuova sentenza per la gara con la Juventus, sono a quota otto in classifica. In caso di esito positivo sarebbero a punteggio pieno dopo tre partite e con una gara da recuperare. Napoli-Atalanta, il meraviglioso 4-1 rifilato dagli azzurri alla banda di Gasperini, una lezione di calcio alla squadra che nell'ultimo anno ha giocato il calcio più bello d'Europa, è forse la rivelazione definitiva di Gennaro Gattuso allenatore. Che non è solo il Gattuso aggiusta spogliatoi, grande uomo ma tecnico un po' modesto, che non vorresti mai affrontare ma tutto sommato neppure avere alla guida della tua squadra. Il suo Napoli in questo momento è la squadra più in forma, più completa, più solida, forse semplicemente più forte della Serie A. Più della Juventus di Pirlo, ancora in cerca di identità. Più dell'Inter di Conte, che prende troppi gol. Più del Milan di Pioli, che ha vinto il derby, è primo a punteggio pieno ma non ha le stesse alternative. Non basta: il Napoli gioca anche un calcio divertente, e super offensivo. Contro l'Atalanta, ha schierato quattro attaccanti (Politano, Mertens, Lozano alle spalle di Osimhen), più un centrocampista di qualità come Fabian Ruiz in mediana.

 

 

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