Il motomondiale ha preso finalmente il via lo scorso 28 marzo con il Gran Premio di Qatar. Fino a metà novembre saranno innumerevoli le emozioni che ci attendono in pista. Quest’anno sembrano parecchi i contendenti al titolo finale e gli appassionati faticano a individuare chi possa risultare favorito. Ci sono diversi papabili vincitori e fare un pronostico non è semplice anche per gli esperti di previsioni e statistiche sugli eventi sportivi, chi si impegna a scoprire come funzionano le scommesse nella MotoGP. Un po’ di indecisione è legittima, ma gli addetti ai lavori e i media hanno già ristretto il cerchio assegnando maggiori chance di vittoria a un pugno specifico di piloti.
Impossibile non citare Marc Marquez, a dispetto dei recenti problemi alla spalla. C’è molta curiosità sulla condizione fisica dello spagnolo, destinato a rinunciare un paio di corse, ma se si troverà in piena forma sarà probabilmente il favorito assoluto per la vittoria del motomondiale. Da notare che Marquez non ha eseguito i test invernali, ma le possibilità di arrivare ugualmente fino in fondo ci sono tutte, nonostante l’oggettivo svantaggio iniziale. La sua rimonta dovrebbe iniziare da giugno. L’obiettivo, neanche a dirlo, è il 9° titolo mondiale.
Al primo anno in MotoGP, invece, Fabio Quartararo si è rivelato essere una mina vagante e la sua moto sembra essere una delle più competitive anche nelle prove. Uno dei suoi principali avversari sarà Jack Miller con la sua Ducati. Nel corso della sua carriera, finora l’australiano ha ingoiato più di un boccone amaro. Occhio anche a Franco Morbidelli, il cocco di Valentino Rossi. Ad oggi le sue possibilità di successo non sono paragonabili a quelle degli altri, ma tutti hanno ancora davanti agli occhi le immagini di quando alcuni mesi fa ha battuto persino Quartararo nella generale. Di certo, le aspettative su Morbidelli non sono delle più elevate, ma per assurdo questo particolare potrebbe rivelarsi anche un vantaggio: meno pressione, più scioltezza.
Come non citare poi il campione del mondo in carica Joan Mir? Nei test la Suzuki non si è fatta notare troppo, ma il suo potenziale rimane considerevole. La sua moto sembra tra quelle più equilibrate in circolazione e la competitività è garantita. Il pilota spagnolo intende ripetersi dopo il sogno dell’anno scorso. Se c’è lui in sella, il margine d’errore è praticamente ridotto al limite. Insomma, rivederlo sul podio non sarebbe di certo un colpo di scena. Sarà interessante vedere come farà a difendere il titolo di fronte a così tanti contendenti agguerriti, ai quali si possono aggiungere i vari Viñales e Rins.
Meglio non illudersi troppo su Valentino Rossi, invece. Il “Dottore” si sta intestardendo da anni sulla vittoria del 10° mondiale e sembra correre quasi per inerzia. Non è da escludere che tra i vari Gran Premi possa anche piazzarsi tra i primi 3 classificati, ma è più realistico pensare che il pilota di Urbino si confermerà nella top 10. Certo, conseguire l’impresa sarebbe un successo clamoroso per tutto lo sport italiano e anche chi non è amante delle moto sarebbe più che felice di rivedere Rossi festeggiare un mondiale, ma le nuove leve avanzano con prepotenza e l’età, purtroppo, inizia a farsi sentire…