Nel Piano regionale caccia l'area di protezione della fauna potrebbe essere rimpicciolita. L'associazione: prima servono dei monitoraggi sulla fauna
L'associazione "Ripartire da Cime Bianche" lancia un allarme sulla possibile ridimensionamento dell'Oasi di protezione della fauna "Grand Tournalin", nel territorio comunale di Ayas.
L'eventualità di una riduzione della superficie dell'Oasi è prevista nel nuovo Piano regionale faunistico venatorio, attualmente sottoposto a procedura VAS. L'area di protezione, istituita nel 1969, verrebbe ridisegnata escludendo «il Vallone di Nanaz con la Becca Trecare, le pendici fra il Palon di Nanaz e il Monte Croce, una fascia a valle dell’alpe Courtaud, il terrazzo glaciale che dal colle della Croce si innalza verso la Roisettaz, e lo stesso Grand Tournalin, che dà il nome all’Oasi». In quest'area sono presenti «importanti siti di riproduzione della pernice bianca e di presenza della coturnice», evidenzia l'associazione, mentre un'area appena a valle dell’alpe Courtod risulta «contigua ad un importante sito di riproduzione del gallo forcello».
Secondo l'associazione, prima di valutare il ridimensionamento dell'Oasi di protezione, sono «indispensabili accurati monitoraggi sulla fauna presente, sull’importanza dell’area che sarebbe esclusa ai fini della conservazione in modo particolare dell’avifauna». Inoltre andrebbero «acquisiti i report faunistici contenuti negli Studi propedeutici e preliminari alla valutazione di fattibilità del collegamento intervallivo Cime Bianche», i quali «evidenziano una grave carenza di dati faunistici».
"Ripartire da Cime Bianche" si schiera inoltre contro la possibile apertura della caccia allo stambecco. «C’è una sola ragione di ordine sanitario, relativa alla conservazione della specie, agli equilibri ecologici (si pensi ai necrofagi, quali il gipeto, che si nutrono delle carcasse di animali periti), oppure riguardante danni all’agricoltura o a qualche altra attività che consiglino l’introduzione della caccia allo stambecco?», chiede l'associazione.
E.G.
