AOSTA. I beni culturali e l'offerta museale della Valle d'Aosta entra nel progetto Abbonamento Musei. Il governo valdostano ha infatti approvato il piano di estensione del progetto che prevede l'inserimento dei castelli e di altri beni di proprietà dell'Amministrazione regionale nel circuito in cui sono già presenti Piemonte e Lombardia.
«Questo è un importante passo - afferma l'assessore al turismo e beni culturali Laurent Viérin – a cui abbiamo lavorato come assessorato per la promozione e la messa in rete dei nostri beni culturali e della nostra offerta in un circuito importantissimo come richiamo e prestigio. Consideriamo, infatti, l'inserimento dei castelli e dei siti archeologici oltre che delle sedi espositive valdostane nel circuito abbonamenti musei che comprende già Piemonte e Lombardia come un passaggio molto importante e di grande impatto per la Valle d'Aosta. Si tratta di un traguardo storico per la nostra regione - aggiunge Viérin - a corollario di tutto il lavoro svolto per la "Restitution" considerato il volume di abbonamenti esistente e sul quale il nostro patrimonio culturale andrà a inserirsi».
Oltre quindi al Forte di Bard, già presente nell'Abbonamento Musei Torino Piemonte dal 2006, nell'Abbonamento Musei sono presenti i castelli di Fénis, Issogne, Verrès, Castel Savoia di Gressoney-Saint-Jean, il Castello Reale di Sarre, il Sarriod de la Tour di Saint-Pierre, il castello Gamba e museo di arte moderna e contemporanea di Châtillon, l'area megalitica di Aosta, il Mar, i monumenti romani di Aosta (teatro e criptoportico), la chiesa paleocristiana di San Lorenzo di Aosta, il ponte acquedotto di Pont d'Ael ad Aymavilles ed il centro Saint-Bénin di Aosta.
Clara Rossi