In piazza Chanoux la cerimonia di premiazione degli artigiani vincitori
Si è svolta nel pomeriggio in piazza Chanoux la cerimonia di consegna dei premi della 1025esima Fiera di Sant'Orso di Aosta agli artigiani espositori. Ecco i vincitori.
Il premio "La Saint Ours" per l'opera del settore tradizionale che migliore opera del settore tradizionale presentata per la prima volta alla Fiera è andato a Guido Diémoz per "la grande professionalità e la capacità espressiva per la rappresentazione dell'autentica tradizione artistica valdostana".
Guido Diémoz ha ricevuto anche il premio "Domenico Orsi" per l'opera "Euna écouéla de seuppa se refese a gneun" (una scodella di minestra non si rifiuta a nessuno) che è riuscita meglio a rappresentare il concetto di dono. La giuria ha poi voluto assegnare una menzione speciale per Manuel Baravex per l'opera "Il dono della memoria".
Il premio per aver preservato le tecniche artigianali nella realizzazione di attrezzi agricoli è andato a Marino Desaymonet e Fabio e Paolo Henriod, mentre il premio "Nozze d'oro" è stato assegnato a Franco Caccamo, Paolo Cerise, Stefano Plat e a Corrado Brunet e Attilio Fusinaz (Les Amis du Bois).
Il classe 1933 Nino Casetta ha ricevuto il premio "Roberto Berton", assegnato all'espositori più anziano non premiato nelle ultime cinque edizioni della Millenaria, mentre il premio "Carlo Jans" per le scuole di artigianato è andato al corso di scultura di Gignod come "interessante esempio di innovazione nelle opere esposte che comunque mantengono lo spirito tradizionale dell'artigianato valdostano".
A Pier Perrin è andato il premio "Amedée Berthod" per l'espositore più promettente con meno di 25 anni (al 31 dicembre 2023).
Peter Trojer ha ricevuto il premio "Ville d'Aoste - Franco Balan" per la capacità di unire tradizione, ricerca e innovazione. L'opera notata dalla giuria è "Pesce in fiera", un "simbolo di evoluzione fra tradizione e contemporaneità attraverso l'utilizzo di materiali e tecniche elaborati in maniera intuitiva e originale".
Erick Bionaz ha ricevuto il premio "Pierre Vietti" che aveva come tema i montagnards grazie ad un'opera suddivisa in cinque tavole che sintetizzano gli sforzi di una delle attività più caratteristiche delle montagne valdostane: la produzione di formaggio. Tre le menzioni speciali: una per Jean Bétemps, una per Michel Rosset e uno per Marcel Diémoz.
Infine il premio "Don Garino" è stato assegnato a Michel Rosset; il premio Enfanthéâtre scelto dai bambini è andato a Michele Munari; il premio "Savt Foire de Saint Ours" è stato vinto da Thierry Scandella e Michel Favre; il premio "Pier Andrea Donazzan" della sezione ANA valdostana è andato a Sebastiano Yon.
Marco Camilli