AOSTA. «Il fondato sospetto che in Valle d'Aosta siano stati gli interessi mafiosi a determinare le scelte della giunta, e non quelli dei cittadini e del territorio, è più che sufficiente per imporre l'azzeramento della giunta e il ritorno al voto. Ne va della credibilità delle istituzioni». Lo afferma il senatore Franco Mirabelli, capogruppo PD nella Commissione parlamentare antimafia commentando quanto sta avvenendo in Valle d'Aosta legato all'inchiesta Egomnia sullo scambio elettorale politico-mafioso.
«L'inchiesta della Dda di Torino che sta investendo la giunta della Valle d'Aosta - commenta Mirabelli - conferma l'insediamento della Ndrangheta al nord ma, se fossero dimostrate le ipotesi investigative, saremmo di fronte ad un salto di qualità senza precedenti nella capacità delle mafie di condizionare il governo regionale e le istituzioni».
L'indagine Egomnia, insieme alla precedente Geenna, «conferma purtroppo la pericolosità della presenza della 'ndrangheta al Nord e la necessità - conclude il presidente della Commissione Antimafia - di considerare la lotta alle mafie una priorità che impone trasparenza nei comportamenti, attenzione e regole nella definizione delle candidature, la messa in campo di tutte le forme di prevenzione della corruzione nell'attività amministrativa».
E.G.