Venerdì l'assessore alla sanità si è astenuto su un odg discusso dal Consiglio Valle sulla programmazione della riapertura
AOSTA. La fase 2 dell'emergenza Coronavirus per la Valle d'Aosta potrebbe iniziare dopo la data suggerita a livello nazionale del 4 maggio. Lo spiega l'assessore regionale alla sanità Mauro Baccega in un video registrato dopo la discussione di ieri in Consiglio Valle di un ordine del giorno sulla programmazione delle modalità di riapertura.
«Solo con l'ok delle autorità sanitarie si può individuare una fase di ripartenza seria e concreta», afferma l'assessore nel video. Nella nostra regione lo sviluppo della pandemia è, rispetto alle altre regioni, in ritardo di una decina di giorni e «solo da pochi giorni la Valle d'Aosta è arrivata in una fase di stabilizzazione».
Bisogna «scongiurare il collasso del sistema sanitario regionale che può contare su un unico ospedale» e quindi «evitare il ritorno di una seconda fase di pandemia».
Baccega spiega quindi che «questa settimana ci saranno tutti gli approfondimenti per valutare se dopo il 4 maggio potremo aprire e in che modo. Quindi vi invito davvero a pazientare e a rimanere a casa».
L'ordine del giorno sulla fase 2 approvato a larga maggioranza ieri dall'assemblea valdostana, depositato da Stella Alpina e dal consigliere Barocco (misto), chiede di iniziare a "definire i criteri e i tempi delle riaperture delle attività in parallelo rispetto alla gestione della crisi sanitaria" in vista dell'arrivo della fase 2 e quindi di "definire le prescrizioni necessarie, dai DPI ai test sierologici fino alle APP per tracciare il contagio, fare un'analisi approfondita dei criteri temporali per cominciare a permettere l'apertura scaglionata di tutte le attività economiche, dando la priorità a quelle individuali e a quelle svolte all'aria aperta dove i rischi di promiscuità e assembramento sono per loro stessa natura minori".
«Personalmente su questo provvedimento mi astengo», aveva detto ieri Baccega durante la discussione. Con lui si sono astenuti il presidente della Regione Renzo Testolin, il M5s, Vdalibra, Adu, il consigliere unionista Peinetti.
Marco Camilli