Nelle intercettazioni del processo Geenna: 'quel Nicola è un pagliaccio, noi il nostro dovere lo abbiamo fatto'
AOSTA. Prosegue in tribunale il processo per cinque degli imputati coinvolti nell'inchiesta Geenna sul coinvolgimento di alcuni politici e imprenditori locali nel locale di 'ndrangheta di Aosta. Tra le persone chiamate a testimoniare c'è don Antonio Sorrentino, parroco di San Giorgio Morgeto (Reggio Calabria) che in aula ha parlato anche di Nicola Prettico, consigliere comunale di Aosta anche lui sospeso.
L'inaugurazione della discoteca
Il religioso ha parlato di una serata che Nicola Prettico intedeva organizzare nella sua discoteca prima delle elezioni del 2015. Secondo l'accusa, il consigliere comunale sospeso chiese al sacerdote di partecipare all'evento inaugurale della sua discoteca per dimostrare di avere l'appoggio dei calabresi originari del comune Reggino in cambio di una donazione alla parrocchia e per raccogliere consensi elettorali. Don Sorrentino ha affermato invece che si trattava di una "iniziativa di beneficenza" pensata per la "squadra di calcio che seguo a San Giorgio, dove preparo ragazzi per togliere manovalanza alla criminalità organizzata". L'obiettivo era di "raccogliere fondi per il nostro progetto", ha detto il religioso, tuttavia la serata "non si fece per suoi impegni elettorali (di Prettico, ndr). Mi sono meravigliato del mancato svolgimento, ma accetto tutto".
Le intercettazioni
Nelle intercettazioni inserite tra le prove c'è una telefonata di don Sorrentino che, parlando con il suo interlocutore, si lamenta della mancata organizzazione dell'evento inaugurale prima delle elezioni. "Ti chiamavo per dirti quanto è pagliaccio quel Nicola (Prettico Nicola secondo gli inquirenti) neanche per i cani oh ... digli per carità che non si deve più avvicinare a me questo", dice il sacerdote. E aggiunge: "noi di qua il dovere che dovevamo fare lo abbiamo fatto" mentre "lui si è comportato male".
M.C.