Il testo vuole introdurre una normativa regionale su obblighi di formazione e informazione, divieti e iter autorizzativi per le attività di tatuaggio, trucco permanente e piercing
Parere positivo "con osservazioni" dell'assemblea del Consiglio Permanente degli Enti Locali su una proposta di legge sulle attività di tattoo e piercing.
Il provvedimento è stato depositato un mese fa in Consiglio Valle dal gruppo Rassemblement Valdôtain, con Claudio Restano primo firmatario. Secondo i proponenti «l'attuale mancanza di una normativa statale che disciplini espressamente il settore e la specifica figura professionale dell'operatore di tatuaggio, piercing e trucco permanente rende necessario un intervento normativo a cura delle Regioni con il fine di salvaguardare la salute pubblica, prevedendo misure ed interventi particolarmente orientati in senso preventivo».
La proposta di legge definisce percorsi formativi obbligatori con esame finale (esentando chi già esercita l'attività in Valle d'Aosta) nonché le autorizzazioni richieste, chiarisce il divieto per esempio di tatuare i minori senza il consenso dei genitori (lo stesso vale per trucco permanente o piercing) e gli animali (tranne che per scopi identificativi) e introduce l'obbligo di informazione sui rischi per la salute.
Sulla proposta di legge l'Assemblea ha «avanzato alcune richieste concernenti, in particolare, la disciplina dei percorsi formativi e dell’esercizio dell’attività in occasione di manifestazioni pubbliche». Tra i divieti introdotti è presente anche l'esercizio in forma ambulante dell'attività ma con eccezioni per determinati eventi pubblici e fiere.
C.R.