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Via delle Balle di La Thuile, ne ha discusso il Consiglio Valle

Iniziativa di PCP: un adempimento burocratico per senzatetto e senza fissa dimora trasformata in carnevalata di dubbio gusto

Municipio di La Thuile

La decisione del Comune di La Thuile di istituire la "via delle Balle" è stata oggetto di discussione oggi in Consiglio regionale. 

La delibera che istituisce la via fittizia è stata approvata lo scorso dicembre dalla Giunta comunale per rispettare l'obbligo di individuare un indirizzo fittizio come domicilio per le persone senza fissa dimora o senzatetto. Diverse amministrazioni anche in Valle d'Aosta hanno scelto di chiamarla "via della casa comunale" mentre in Italia altri Comuni hanno optato per "via Senza Fissa Dimora" o "via della Solidarietà" o nomi più originali come strada della Fantasia, via Lattea, via Sconosciuta. A La Thuile la nuova via fittizia si chiama "via delle Balle". Una scelta, ha poi spiegato ai mezzi di informazione il sindaco, per ironizzare su quest'obbligo ritenuto poco sensato per La Thuile.

«Riteniamo che l'iter adottato, oltre che la scelta di "via della Balle", siano discutibili e chiediamo se la delibera inviata dall'Amministrazione comunale alla Regione possa essere accettata alla luce delle disposizioni di legge e del carattere istituzionale dell'iniziativa», ha detto il Consiglio Valle oggi la consigliera Chiara Minelli (PCP).

Nella risposta, il presidente della Regione Renzo Testolin ha detto che sul caso di La Thuile «gli uffici regionali stanno esaminando la deliberazione adottata per poi confrontarsi con il Comune».

In generale le «persone senza fissa dimora non sono solo "clochard", "vagabondi" o "barboni" con un termine politicamente scorretto, ma è chi non ha in nessun Comune la dimora abituale che è elemento necessario per l’accertamento della residenza. Per esempio possono essere girovaghi, artisti delle imprese dello spettacolo viaggianti, commercianti e artigiani ambulanti». 

Quello della via fittizia «è un adempimento burocratico, un atto istituzionale, non una carnevalata di dubbio gusto», ha replicato Minelli. «Se si seguisse l'esempio del Comune di La Thuile, a breve potremmo avere decine di "via delle Balle" in Valle d'Aosta».

 


M.C.

 

 

 

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