Eletta anche la nuova Giunta. I gruppi di opposizione non partecipano alle votazioni
Il consiglio regionale della Valle d'Aosta elegge Renzo Testolin alla carica di presidente della Regione. Al secondo tentativo andato in scena questa mattina il candidato dell'Union Valdôtaine ha ottenuto 19 voti, tanti quanti i componenti della nuova maggioranza composta dai gruppi UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA e SA.
In seguito all'elezione del presidente, salutata da un applauso, l'aula è passata all'elezione della Giunta regionale. Diciannove i presenti, diciannove i "sì". Fanno parte dell'esecutivo regionale, oltre al presidente Testolin, il vice presidente Luigi Bertschy (AV-VdAU) assessore allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile; Luciano Caveri (AV-VdAU) assessore agli Affari europei, Innovazione, Pnrr e Politiche nazionali per la montagna; Marco Carrel (PlA) assessore all'Agricoltura e Risorse naturali; Jean-Pierre Guichardaz (FP-PD) assessore ai Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali; Davide Sapinet (UV) alle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente; Carlo Marzi (SA) assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali e infine Giulio Grosjacques (UV) assessore al Turismo, Sport e Commercio.
Testolin ha espresso «soddisfazione per essere arrivati alla chiusura di un percorso iniziato due mesi fa. Ringrazio coloro che ci hanno dato la fiducia per governare da qui alla fine della legislatura. E' una responsabilità che ci impegna: lavoreremo nel solco tracciato in questi due anni e mezzo e l'intenzione è di trattare le problematiche e dare risposte a tutti coloro che sono in difficoltà, con l'aiuto di tutto il Consiglio regionale della Valle d'Aosta».
«Ci si accolla una grande responsabilità - ha aggiunto nel suo discorso di insediamento - anche alla luce del voto contrario della scorsa settimana che sarà di stimolo per lavorare seriamente».
Al momento delle votazioni non erano presenti i gruppi di opposizione Pcp, misto (Claudio Restano), Forza Italia, che nel corso degli interventi ha accusato la maggioranza di essere tenuta insieme dal timore del voto, e nemmeno quello della Lega VdA, quest'ultimo rimasto estraneo anche alla discussione durata poco meno di due ore.
Elena Giovinazzo
