Ospedale Parini, i lavori potrebbero iniziare a fine 2024

Siv in Consiglio comunale ad Aosta: stimati circa 190 milioni e tre anni di lavori h24 per l'ampliamento a Est

Ospedale Parini

Il cantiere di ampliamento dell'ospedale Parini di Aosta saranno avviati verso la fine del 2024. Questa la previsione riferita da Fabio Fabiani, presidente della società SIV che si occupa dei lavori dell'ospedale regionale, in occasione del consiglio comunale monotematico di ieri ad Aosta.

Fabiani ha illustrato il possibile cronoprogramma della fase 3, quello che riguarda l'ampliamento sull'attuale cantiere-scavo archeologico a Est di viale Ginevra dove sorgerà il nuovo ospedale per acuti con pronto soccorso, reparti di degenza, terapia intensiva e subintensiva (per un totale di 499 posti letto, 9 sale operatorie e 112 sale ambulatorio) e la realizzazione del cosiddetto "hospital street", la parte di collegamento tra l'ampliamento e l'attuale ospedale in cui troveranno posto anche gli studi medici. Il condizionale è d'obbligo: il progetto esecutivo potrebbe essere approvato entro il mese di gennaio del 2024 e in seguito sarà preparata e pubblicata la gara dei lavori che, escludendo problemi o ricorsi, potrebbero iniziare tra settembre e la fine del 2024. 

Di sicuro c'è che il cantiere dovrà essere organizzato tenendo conto di molti fattori. È un intervento complesso da effettuarsi in una delle zone più delicate di Aosta e che impatterà direttamente su viale Ginevra, strada che collega la Statale 26 con il centro della città. Sempre in consiglio comunale, il presidente della Siv ha spiegato che solo in alcune fasi del cantiere viale Ginevra sarà ridotto a una sola corsia. Bisognerà regolare il traffico dei mezzi del cantiere: escavatori, via vai di betoniere per le gettate di calcestruzzo, l'arrivo e la partenza dei mezzi che trasportano i materiali edili e così via. Tutti aspetti che devono ancora essere definiti.

Un aspetto positivo sottolineato da Fabiani è quello del rumore, fonte di preoccupazione per gli abitanti della zona che dovranno convivere con il cantiere e con i degenti dell'ospedale. «Abbiamo fatto dei rilevamenti fonometrici: l'attuale strada Statale 26 fa più rumore di quello previsto per il cantiere dell'ospedale». Al netto di imprevisti, il cantiere sarà attivo 24 ore su 24 per tre anni.

Centrodestra Unito: grande preoccupazione

“Riteniamo assolutamente preoccupante e grave la totale assenza di certezze sui tempi di realizzazione del progetto di ampliamento dell'ospedale Parini e l'estrema genericità dei costi dei lavori". Lo afferma in una nota la coalizione del centrodestra alla luce delle informazioni apprese durante il Consiglio comunale monotematico sul tema ospedale.

"Siamo rimasti delusi, e come noi tutti i valdostani che su questo dossier attendono ormai da anni una cosa sola: certezze. Certezze sui tempi di realizzazione e certezze sui costi di realizzazione, che però non si intravedono ancora all'orizzonte. Con l'Amministrazione comunale di Aosta - prosegue la nota - che, per l'ennesima volta, si è dimostrata incapace di gestire ciò che accade sul proprio territorio".

VdA Aperta: 190 milioni per una scelta anacronistica

Valle d'Aosta aperta ribadisce la sua contrarietà al "rattoppo del Parini". "Ad oggi non si conoscono ancora i tempi e i costi, sono necessari approfondimenti per spostare il traffico e migliorare la viabilità, ma si continua a "tirare dritto" verso la realizzazione di un ospedale rattoppato in una zona ipercongestionata", evidenzia la coalizione.

"I primi cantieri per gli scavi e la realizzazione delle centrali, che precisiamo essere solo preliminare ai veri lavori di ampliamento del Parini, prevedono l'allestimento di "minicantieri", tagli di alberi, modifica dell'illuminazione pubblica e la chiusura temporanea di viale Ginevra, via Saint Martin de Corléans e via Chaligne. Dal Consiglio regionale scorso  - prosegue VdA Aperta - abbiamo invece appreso che grazie ad una variante non è più previsto il trasferimento delle camere mortuarie al cimitero di Aosta, mentre ieri in Consiglio comunale abbiamo scoperto che si è tornati indietro anche rispetto allo spostamento del depuratore e che, secondo le prescrizioni di ARPA, l'elisuperficie potrà servire solo per l'atterraggio di un elicottero al giorno a fronte di addetti alla sicurezza che dovranno presidiare l'area 24h su 24 (dati questi che approfondiremo). L'unica certezza insomma è che nel prossimo bilancio regionale sono previsti 190 milioni di euro per un ampliamento che non farà avere alla nostra regione un unico presidio ospedaliero moderno ed efficiente come richiesto dagli operatori sanitari e da chi sostiene la sanità pubblica".

La coalizione critica anche il sindaco di Aosta. "Non ci convince né il sindaco Nuti che sostiene che rispetto a quest'opera "nel 2020 la strada già era segnata e da lì indietro non era possibile tornare", né chi, dopo aver attaccato nei giorni scorsi il PD, oggi rivendica la sua coerenza, ma dice che adesso è troppo tardi per tornare indietro".

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

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