Nella città lombarda il primo di una serie di incontri sullo sfruttamento della montagna
Valle d'Aosta Aperta esprime soddisfazione per l'incontro con il comitato per la salvaguardia di Cime Bianche organizzato a Milano con i gruppi Ugs, Gd e Gev di Milano.
L'evento «ha registrato un’attenta e qualificata partecipazione di giovani nel circolo "Nilde Iotti"», riferisce VdA Aperta, ed è stato organizzato «per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema di Cime Bianche e promuovere azioni concrete per la salvaguardia delle Alpi». Ad introdurre la serata Francesca Casale, ingegnera ambientale locale, «che ha condotto studi specifici sul tema dei cambiamenti climatici, e che ha confermato le preoccupazioni e perplessità del comitato sulla costruzione del collegamento intervallivo. Una spesa pubblica di più di 120 milioni di euro - prosegue VdA Aperta - che devasterebbe la flora e la fauna della Val d'Ayas, andando a infrangere anche la zona di protezione speciale. Nel finale gli interventi dal pubblico locale hanno ricordato il legame nei confronti della nostra regione, ribadendo l’amore per le nostre montagne e l’importanza del clima e delle acque che ci caratterizzano, ma che sono messe in pericolo da opere così devastanti».
Quello di Milano è stato il primo di una serie di incontri sullo sfruttamento montano che si svolgeranno anche nelle province di Como e Belluno.
redazione