Foto del Monte Bianco per la riapertura di Cogne: la pubblicità diventa un caso

La campagna pubblicitaria della Regione al centro di un post della consigliera Guichardaz. L'assessore risponde: la foto non è sbagliata

Il post della consigliera Guichardaz

Diventa un caso la campagna pubblicitaria avviata dalla Regione autonoma Valle d'Aosta per rilanciare il turismo dopo l'alluvione di fine giugno. Insieme allo slogan "Valle d'Aosta. Come prima, più di prima" c'è la comunicazione che "da sabato 27 luglio potrai tornare a Cogne, con la riapertura della strada che conduce ai piedi del Gran Paradiso". Il testo è accompagnato da una fotografia: quella del Monte Bianco però e non quella, come ci si potrebbe aspettare parlando di Cogne, del Gran Paradiso.

Con un post, la consigliera regionale Erika Guichardaz del PCP richiama l'attenzione sulla fotografia del Monte Bianco accostata alla località ai piedi del Gran Paradiso. «Forse - scrive sui social Erika Guichardaz - qualche spiegazione da parte di chi ha dato l'ok a questa campagna pubblicitaria sarebbe necessaria. Dopo voler "mettere le ali" a Cogne, pensare di sfruttare un disastro per rilanciare una funivia e aver ricevuto mille disdette anche in posti che non sono stati minimamente toccati dagli eventi alluvionali, ora anche questa».

La risposta dell'assessore regionale al Turismo, Giulio Grosjacques, è che l'immagine non è sbagliata. La campagna era «stata predisposta giorni prima con la foto del Monte Bianco e la dicitura 'Valle d'Aosta. Come prima, più di prima', per spiegare che nulla si era fermato», dichiara all'Ansa. «Ci eravamo riservati uno spazio per poter aggiungere all'ultimo l'eventuale messaggio della riapertura di Cogne», cosa che è stata fatta una volta formalizzata la riapertura della strada per il 27 luglio. 

Ancora l'assessore: «Chi vuole speculare, speculi pure. Ma io credo che abbiamo utilizzato un canale importante e largamente diffuso per lanciare questo messaggio di riapertura di Cogne, che ha dato un segnale importante per coloro che stanno soffrendo per il fatto che a Cogne la stagione non è ancora iniziata».

Alle affermazioni di Grosjacques replica Guichardaz con un altro messaggio via social. «Non si è trattato di speculare, ma di capire come mai si parlasse di Gran Paradiso e si mettesse una foto del Monte Bianco. Perché come si è inserita la frase si poteva cambiare l'immagine o metterne due, perché la Valle d'Aosta si può ritrovare nel Monte Bianco, come nel Cervino, nel Rosa, nel Gran Paradiso... per me ad esempio è nella Becca di Nona. Dalle scuole elementari mi hanno insegnato che patate e zucchine non si possono sommare a meno che tu non voglia fare un minestrone», conclude la consigliera.

 

Clara Rossi

 

 

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