Sanità, Marzi: lunghe liste di attesa? Battaglia che non si può vincere

L'assessore alla Sanità in Consiglio Valle risponde a due iniziative di FI e RV sui tempi di attesa per prestazioni e visite, anche in ambito psicologico e di contrasto ai suicidi

L'assessore Carlo MarziUna battaglia che non si può vincere. L'assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi, è intervenuto così in Consiglio Valle a proposito del problema delle lunghe liste di attesa per le prestazioni sanitarie.

La risposta arriva ad una interpellanza di Forza Italia, illustrata da Mauro Baccega. «I valdostani - ha detto il consigliere forzista - che si confrontano con le interminabili liste d'attesa restituiscono rimandi indignati, malgrado le risorse impegnate e i continui annunci della Giunta: la sanità pare davvero allo sbando».

«Le liste d’attesa sono il problema sanitario principale percepito dalla nostra comunità. La soluzione a questo problema non c’è!», ha risposto l'assessore Marzi. «C'è una continua e quotidiana battaglia per risolvere il problema ma ad oggi, con il numero di soldati che abbiamo in campo, questa battaglia non la si può vincere. Al momento, per vincere questo confronto possiamo solo resistere, sperando che le forze in campo (medici, infermieri, oss) a loro volta resistano, e confidando che un po' alla volta aumentino».

Ancora Marzi: «nel 2019 quando il collega Baccega presidiava questo assessorato e l’emergenza Covid non era ancora comparsa, i tempi di attesa già erano difficili (peraltro, nel 2023, per alcuni settori i tempi sono addirittura migliorati). Questo per ribadire quanto la problematica sia datata e complessa, e non certo risolvibile con soluzioni prese al momento: il problema è infatti legato sostanzialmente alla penuria di medici ed esisterà sino a che a livello nazionale non si individueranno percorsi veramente utili a reperire queste figure».

I concorsi dell'Usl e le collaborazioni con altre realtà regionali proseguiranno come rimedio "tampone". Con l'Usl «continuiamo a lavorare su molti fronti - ha proseguito l'assessore -. L'Azienda consapevole della complessità del fenomeno, sta definendo una nuova modalità di gestione dei codici di priorità delle visite»..

Sui percorsi di tutela, ancora Marzi ha chiarito che l'Usl garantisce l'erogazione delle prestazioni richieste ma «sono attualmente in fase di riorganizzazione anche in base all'evoluzione della disciplina in materia contenuta nel Dl 73: proprio per questo è corretto e responsabile spiegare ai cittadini che è opportuno, al momento, astenersi dal decidere in autonomia percorsi di visita legati ad aspettative di conseguente rimborso, in assenza di disposizioni che disciplinino le casistiche ammissibili a rimborso e le relative modalità».

Tempi di attesa per le visite psicologiche

Un'altra interpellanza discussa in Consiglio Valle si è occupata delle liste di attesa in ambito psicologico. «La Valle d'Aosta - ha affermato il consigliere di Rassemblement Valdôtain Dennis Brunod - è al primo posto per il numero di suicidi e si è attivata realizzando una serie di campagne di sensibilizzazione ma, oltre a questi progetti, avete l'intenzione di ridurre il più possibile le visite per il triage e per le successive prescrizioni di percorsi psicologici?», ha chiesto.

«Le necessità di visite urgenti trovano sempre risposta nei tempi previsti», ha risposto sempre l'assessore regionale alla Sanità. Invece il fenomeno dei suicidi «non può essere associato in via semplicistica ai tempi di attesa per le visite psicologiche».

Secondo Brunod, invece, emergono problemi di tempi di attesa eccessivi. «Abbiamo avuto notizia di una persona che ha atteso un mese per poter effettuare il primo colloquio (triage) e la seconda visita (dove si individua il percorso da seguire), prenotata a giugno, è stata fissata al prossimo dicembre».

Di nuovo Marzi ha spiegato che «insieme all'Azienda Usl siamo impegnati su più fronti nel contenere il disagio che purtroppo negli ultimi anni è aumentato soprattutto tra i più giovani, con un conseguente aumento della domanda di prestazioni psicologiche e dei tempi di attesa. Il Servizio di psicologia dell'Ausl, che conta 42 psicologi offre, già dal 2023, maggiore possibilità di prenotazione delle visite, su ogni giornata, sia per la sede di Aosta che a Châtillon».

Ancora l'assessore ha riferito che insieme all'Usl «stiamo sviluppando la sperimentazione della psicologia di base sul territorio per intercettare e contrastare precocemente i disturbi psicologici della popolazione, limitandone gli aggravamenti e gli accessi al pronto soccorso».

«Il fatto che sul nostro territorio siano in attività 42 psicologi dell'Ausl è significativo del livello di disagio che stiamo vivendo - il commento di Brunod -. I casi di urgenza vengono presi in carico in tempi brevi ma cosa succede a quelli che, ritenuti inizialmente non urgenti, in attesa della seconda visita vanno degenerando? Le conseguenze possono essere molto gravi e questo merita una riflessione a parte».

 

 

C.R.

 

 

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