Nel 1944 elezioni libere a Valsavarenche. Bertin: coraggio e responsabilità

Il presidente del Consiglio regionale: «Le assemblee elettive rimangono ancora oggi un pilastro della nostra democrazia»

Elezioni a Valsavarenche

«Il 3 settembre 1944, Valsavarenche visse le sue prime elezioni libere, nonostante l'Italia fosse ancora sotto la dittatura fascista. Gli abitanti dimostrarono coraggio e responsabilità recandosi alle urne per eleggere la Giunta comunale che doveva amministrare tutta la vallata controllata dalla banda partigiana "Amilcare Crétier"». Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Alberto Bertin. «Coraggio, perché l'occupazione nazi-fascista si faceva sempre più violenta e lo dimostrò il feroce attacco del presidio di Molère del 3 ottobre che costò la vita a cinque partigiani e ad un civile. Responsabilità, perché la comunità voleva riprendere in mano le sorti del proprio destino, ricercando libertà, democrazia e partecipazione».

«Le assemblee elettive - aggiunge Bertin - rimangono ancora oggi un pilastro della nostra democrazia: è all'interno di esse che la pluralità delle idee trova spazio per esprimersi. Oggi, il nostro pensiero va a quei cittadini e a quei partigiani che ebbero il coraggio di opporsi, prefigurando la democrazia e l'autonomia, che oggi viviamo.»

 

 

redazione

 

 

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