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Legge elettorale, alla Camera il primo voto - DIRETTA STREAMING

 

Renzi: la fiducia "assolutamente necessaria"

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camerax250AOSTA. "Era assolutamente necessario metterla". Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, come sua abitudine, non fa retromarcia e ai microfoni del Tg1 difende a spada tratta la decisione di porre la questione di fiducia sulla riforma della legge elettorale in discussione alla camera. Nonostante la bagarre scoppiata in Aula al momento dell'annuncio del ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, nonostante le nove minacce di spaccatura del suo partito. "Non c'è cosa più democratica della fiducia, perché con la fiducia la legislatura va avanti. Senza, il governo va a casa", ha detto il premier ripetendo quanto aveva detto su twitter nelle ore più calde della giornata di ieri.

Blindato dalla fiducia, l'Italicum inizia dunque il suo rush finale a Montecitorio, già da oggi: il voto sull'articolo uno è previsto alle 15 e 25, la parola fine la si dovrebbe ascoltare la settimana prossima. "Un funerale per la democrazia", è insorta Sel, che ha lanciato crisantemi in aula. "No al fascismo di Renzi", lo slogan lanciato dal capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta, "Eja, eja, a la là", ha sferzato Beppe Grillo. Ma non sono solo le opposizioni a ironizzare e condannare la scelta di Palazzo Chigi. "Ho votato 17 volte la fiducia al governo, più di una al mese. Sono pronto a votare per altre 17 volte su atti di governo che riguardino il governo. Sulla democrazia un governo non mette la fiducia", ha detto l'ex segretario Pd Pierluigi Bersani. "Questa fiducia io non la voterò. Qui c’è in gioco una cosuccia che si chiama democrazia". Sulla stessa linea Pipo Civati, Stefano fassina, il capogruppo uscente Roberto Speranza.

Prima della sospensione pomeridiana l’assemblea della Camera aveva respinto le pregiudiziali di costituzionalità e di merito alla riforma della legge elettorale. Il voto si era svolto a scrutinio segreto come chiesto da Forza Italia. Le quattro pregiudiziali di costituzionalità sono state respinte con 209 voti a favore e 384 contrari; le tre di merito sono state respinte con 208 voti a favore e 385 contrari. L’assemblea ha quindi respinto anche la questione sospensiva posta da Forza Italia.

Gli azzurri hanno chiesto di interrompere l'iter dell'Italicum in attesa di completare il cammino delle riforme costituzionali (riforma del Senato). Si sono espressi a favore 206 deputati, 369 i contrari, un astenuto. Nel voto a scrutinio segreto la maggioranza ha ottenuto uno scarto maggiore rispetto al test a scrutinio palese.

 

Clara Rossi

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