Monitoraggio LEA, Valle d'Aosta bocciata ma in miglioramento

Bene la Prevenzione, da migliorare Area ospedaliera e Territorio. Usl: «serve un riordino dei sistemi di valutazione a livello centrale»

Ospedale Parini di AostaL'agenzia nazionale per i servizi sanitari Agenas boccia ancora una volta la Valle d'Aosta nel monitoraggio sui Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) riferito all'anno 2023. Lo segnala l'Azienda Usl senza però rinunciare a porre l'accento su un aspetto positivo: un miglioramento rispetto agli anni precedenti. Il monitoraggio assegna infatti alla Valle d'Aosta 164,11 punti contro i 154 del 2022 e i 147 del 2021. L'unico altro anno il cui il punteggio ha superato i 160 punti, nel periodo dal 2012 al 2023, era il 2020.

«Nelle tre aree monitorate - evidenzia l'Usl - la Prevenzione mostra il miglioramento più evidente con un punteggio molto buono. L'Area ospedaliera migliora, mentre il Territorio rimane l’area più critica, in linea con il peggioramento a livello nazionale, anche a causa di continui cambiamenti nei criteri di misurazione e negli indicatori valutati».

Il direttore generale dell'Usl Massimo Uberti evidenzia altri aspetti positivi. «In merito all’area Territoriale - dice - avere solo 3 minuti in più di tempo (uno in meno dell’anno scorso) per l’arrivo delle ambulanze rispetto allo standard nazionale, è a mio parere un successo. Lo standard è fatto evidentemente su un territorio con dentro città, pianura, collina e montagna, e non è applicabile ad una regione interamente montana».

Uberti analizza più in generale i monitoraggi in ambito sanitario. «Siamo di fronte ad una certa confusione che disorienta anche gli addetti ai lavori. Da fine anno scorso, ad esempio, sono state presentate diverse indagini. Quella di Agenas (Agenzia scientifica del Ministero) sulla "Valutazione multidimensionale delle aziende" forniva una valutazione nei nostri confronti negativa per la Prevenzione e positiva per il Territorio, mentre oggi a poche settimane di distanza, dal Ministero, una "Valutazione LEA" opposta, positiva per la Prevenzione e negativa per il Territorio. Nello studio di Agenas veniva giudicato basso il livello di attrezzature che invece nello studio sul "Sistema salute" di solo 4 giorni precedenti era giudicato molto buono. Mi sembra evidente - conclude Uberti - che serva un approfondimento e un riordino dei sistemi di valutazione a livello centrale».

 


Clara Rossi

 

 

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