A 20 anni dall'inaugurazione della nuova sede il servizio si sta digitalizzando mantenendo allo stesso tempo la sua vocazione tradizionale
AOSTA. «Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita e questo comporta notevoli rischi», dice lo scrittore francese Michel Houellebecq. Questa citazione dovrebbe essere fatta propria da ognuno di noi. La lettura apre le menti a mondi nuovi, a infinite forme di conoscenza. Le biblioteche oggi hanno non solo la finalità della conservazione e della diffusione della conoscenza, ma vogliono essere anche luoghi di incontro e di erogazione di servizi, ad uso dei cittadini, in particolare dei giovani. Una comunità che sia veramente informata e consapevole ha bisogno più che mai delle biblioteche e dei libri.
La Biblioteca regionale di Aosta nasce negli anni Cinquanta, quando vengono costituite le «Bibliothèques réunies de la Région valdôtaine et de la Ville d’Aoste». La sua storia è, almeno in parte, il riflesso del tentativo portato avanti dalle istituzioni locali di ricomporre, attorno a strutture quali la stessa biblioteca e l’archivio storico, le testimonianze dell’identità culturale valdostana, duramente avversata dal regime fascista. L'istituzione, nel 1976, di una prima rete di biblioteche valdostane e, nel 1992, del Sistema bibliotecario valdostano hanno assegnato alla Biblioteca di Aosta nuove finalità e il ruolo di organismo centrale di un sistema composto di altre quattro biblioteche regionali (Châtillon, Donnas, Morgex, Verrès) e di una cinquantina di biblioteche distribuite sul territorio, in gran parte facenti capo ai rispettivi enti locali. L'apertura della nuova sede in via Torre del Lebbroso, nel 1996, nell’edificio progettato dall’architetto aostano Gianni Debernardi, ha rappresentato una profonda evoluzione nell’offerta di spazi e servizi al pubblico.
Si tratta di una moderna struttura in vetro, costituente il corpo principale, addossata all'edificio preesistente, allo scopo di offrire al pubblico le migliori condizioni di lettura. I lavori per la costruzione della nuova sede sono durati dal 1988 al 1994. Nel 2011 la Biblioteca regionale di Aosta è stata intitolata a Bruno Salvadori, giornalista e politico valdostano (1942-1980).
«Su di una superficie di 9.000 metri quadri, 6.000 sono destinati al pubblico» ricorda la dirigente Sistema bibliotecario Regione Autonoma Valle d'Aosta, assessorato Istruzione e Cultura, dott.ssa Josette Mathiou.
La biblioteca offre diversi servizi. Nella Sezione Adulti, ripartita in due piani, sono presenti circa 80.000 volumi a scaffale aperto ben ordinati e altri 133.000 a magazzino; una sala di consultazione che permette l'accesso ad oltre 8.200 volumi a scaffale aperto; l'emeroteca con una raccolta di oltre trecento testate tra giornali e periodici in italiano e francese ed il Fondo valdostano ricco di circa 14.000 volumi di interesse locale, stampe, carte storiche, manifesti e dépliant relativi alla Valle d'Aosta. La biblioteca dispone anche di una fonoteca con 19.000 documenti sonori, tra CD e alcuni 33 giri in vinile e letture di poesie ed altro, e di una videoteca che mette a disposizione oltre 17.300 documenti tra Dvd e videocassette. Qui sono anche presenti dieci postazioni per la visione in sede.
La Sezione Ragazzi ha un ingresso autonomo. Consente il prestito di libri e CD musicali e dispone di sale d'ascolto, un teatrino per proiezioni di cartoni animati e film per ragazzi che il sabato può essere utilizzato per rappresentazioni teatrali. La struttura offre anche la possibilità di effettuare letture collettive con "L'ora del racconto", il giovedì dalle 17.30, e poi atelier per giochi e attività espressive, laboratori didattici, postazioni internet.
Negli anni gli iscritti alla biblioteca sono leggermente diminuiti. Nel 2012 si contavano 13.942 iscritti, due anni dopo 13.414 e lo scorso anno 12.720 di cui 7.565 femmine e 5.121 maschi.
La dirigente Mathiuo spiega come funziona il prestito. «Il prestito di tutti i documenti può essere effettuato mediante macchine di autoprestito. La restituzione avviene ai due ingressi della biblioteca mediante comode apparecchiature collegate al sistema informativo che smistano i documenti per favorirne la ricollocazione a scaffale. Tutta la struttura è coperta da segnale Wi-Fi, gratuitamente accessibile da tutti gli iscritti. Sono inoltre disponibili 10 postazioni fisse per l'accesso alla rete internet, disponibili gratuitamente per un'ora al giorno».
Josette Mathiou ricorda poi che «la biblioteca dispone di una sala conferenze ricavata nella cappella dell'antico Hospice de charité sul quale è stata costruita una parte dell'edificio attuale. Sulla volta sono ancora visibili gli affreschi sacri originali. La sala ha una capienza di 78 posti e dispone di moderne strumentazioni per l'amplificazione, la proiezione di filmati, la connessione alla rete internet, la video conferenza.»
Alcune novità sono state introdotte lo scorso anno, infatti, come ricorda la dott.ssa Mathiou «dal mese di giugno 2016 è disponibile, per tutti gli iscritti al SBV (Sistema bibliotecario valdostano, ndr), la piattaforma digitale MediaLi- braryOnLine (MLOL), i cui contenuti, per mezzo dell’interfaccia applicativa messa a disposizione dalla società Horizons e integrata in DiscoveryNG da Comperio, sono accessibili anche attraverso la ricerca nell’OPAC del Sistema bibliotecario. L’accesso ai servizi di MLOL avviene quindi con le stesse credenziali rilasciate per usufruire delle funzioni personalizzate del portale/OPAC valdostano (prenotazioni, rinnovi, controllo dei propri prestiti, forum utenti e altro ancora)».
Continua la dott.ssa Mathiou: «Il Sistema bibliotecario valdostano aderisce da subito alla rete di prestito interbibliotecario digitale di MLOL, una scelta che permette di ampliare in modo significativo, con oltre 17.000 titoli di e-book disponibili, l'offerta alla propria utenza. È dalla collaborazione tra bibliotecari ed educatori degli asili nido che nascono, sempre nel 2016, i kit per la prima infanzia, messi a disposizione nelle biblioteche valdostane per i servizi socio-educativi con l’obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce. Quindi ecco per tutti: Cordela, la biblioteca digitale valdostana. Per consentire al pubblico il libero accesso ai documenti digitalizzati, è stato allestito un apposito portale web, completamente bilingue (italiano e francese), al quale è stato attribuito il nome della leggendaria città della conca di Aosta nei millenni precedenti l'arrivo dei Romani.»
A questo punto viene spontanea una domanda: Quali sono gli obiettivi del Sistema bibliotecario valdostano SBV nel prossimo futuro?
La dott.ssa Mathiou senza esitazione sottolinea: «La Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta offre alla propria comunità libri per la lettura e la ricerca, postazioni per lo studio e la consultazione di internet (fisse e wi-fi), una consulenza bibliografica di livello e spazi per le attività delle associazioni culturali. Migliorare ulteriormente questa relazione con la propria utenza è certamente una delle preoccupazioni maggiori: attualmente si sta valutando la praticabilità di recapitare i libri agli utenti impossibilitati a raggiungere la biblioteca e di allestire uno spazio per gli adolescenti, che non si trovano evidentemente più a loro agio nella sezione ragazzi, ma non possono ancora accedere alla sezione adulti. Tra gli obiettivi più istituzionali - continua - vi sono la revisione della normativa sul Sistema bibliotecario valdostano, risalente ormai al 1992 e in parte superata, e il rafforzamento del Sistema in termini di interazione tra le 55 biblioteche del Sistema, tra le quali funziona ottimamente il servizio di prestito interbibliotecario, ma che dovrebbero tornare a condividere virtuosamente esperienze e fondi documentari per valorizzare le rispettive professionalità ai fini del progressivo miglioramento dei servizi offerti. L'occasione per poter realizzare tale condivisione dovrebbe essere quella della ricentralizzazione dell'acquisto di libri per tutte le biblioteche del Sistema, non più praticata negli ultimi anni, a causa delle ben note ristrettezze finanziarie. Ma la sfida più importante - dice ancora Mathiou - è la progressiva e continua introduzione della tecnologia in biblioteca: l'installazione di apparecchiature per la restituzione automatizzata e l'autoprestito (RFID), la messa a disposizione di migliaia di ebook, giornali e riviste online attraverso una piattaforma per il prestito digitale (MLOL) e la digitalizzazione di documenti locali, già in parte consultabili in rete attraverso il portale Cordela, sono il punto di partenza di una tendenza che non può arrestarsi, per adeguare il funzionamento della biblioteca agli stili di vita e alle nuove esigenze. Il continuo sviluppo delle tecnologie, se da un lato infatti garantisce un'irrinunciabile occasione di innovazione per la biblioteca, consentendo un ampio accesso all'informazione, dall'altro, alimentando sempre nuove aspettative da parte dell'utenza, rischia di far scivolare nell'obsolescenza le biblioteche, impossibilitate a seguirne l'aggiornamento, anche per insufficienza di fondi adeguati. Infine, a oltre vent'anni dall'apertura della Biblioteca, inizia a manifestarsi la necessità di una manutenzione straordinaria della struttura, che si prevede di affrontare a tappe, compatibilmente con le risorse disponibili.»
Di cosa ha bisogno la Biblioteca per realizzare i suoi obiettivi? «Il Sistema bibliotecario valdostano - spiega - è una struttura dell'Amministrazione regionale e, come tutte le altre, deve perseguire i propri obiettivi utilizzando il personale e i fondi che le vengono assegnati. Pur nel quadro della nota austerità, la Biblioteca non ha interrotto nessuno del suoi servizi, nonostante la diminuzione del personale posto via via in quiescenza e non sostituito. L'introduzione di servizi innovativi avvenuta negli scorsi anni richiederebbe tuttavia, per riuscire a mantenere l'attuale performance (tra le migliori su scala italiana e comunque di livello europeo), una maggiore disponibilità di personale qualificato.»
Marco Camilli
Laura Uglietti