A Fénis un gruppo di genitori firma un appello per limitare l'uso della mascherina in classe alle elementari
AOSTA. Tutti gli alunni della primaria delle scuole San Francesco di Aosta dovranno rimanere in quarantena domiciliare per i prossimi giorni. Nella scuola si sono verificati numerosi casi di positività al Covid-19 negli ultimi giorni e la decisione è stata di disporre il provvedimento di quarantena per gli oltre 200 alunni della scuola in attesa del tampone e di avere il risultato del test.
Nella scuola elementare "verranno attivati i previsti protocolli sanitari che prevedono, tra l’altro, la sanificazione delle classi interessate", fa sapere il Comune capoluogo.
Intanto un numeroso gruppo di genitori di un'altra scuola primaria, quella di Fénis, ha sottoscritto una lettera chiedendo di trovare soluzioni alternative all'uso non-stop della mascherina in classe. I 57 firmatari dell'iniziativa esprimono la preoccupazione. "Dal 5 novembre i nostri figli sono obbligati a portare la mascherina a scuola per 8-9 ore tutti i giorni - evidenziano -. Sappiamo che siamo, insieme alla Spagna e in alcuni casi alla Francia, gli unici paesi d'Europa a far indossare la mascherina a scuola agli alunni al di sotto dei 12 anni; infatti da quando è iniziata la scuola tutte le altre nazioni europee hanno deciso di fare portare la mascherina (solo in alcuni momenti della giornata) agli alunni esclusivamente sopra i 12 anni. La regione Valle d'Aosta ha inoltre un monte ore settimanale maggiore rispetto al resto d’Italia (40 ore rispetto alle 27 del resto d’Italia)".
"È la prima volta nel mondo che si sperimenta l'utilizzo della mascherina per un tempo così prolungato su bambini di quest'età, 8 ore tutti giorni per 1 mese. Proprio per questo non esiste una letteratura scientifica che ci possa rassicurare sull’assenza di controindicazioni in relazione all’utilizzo continuativo della stessa sui bambini".
La richiesta "nel pieno rispetto delle disposizioni impartite dallo Stato" fatta dai genitori al dirigente scolastico e alle autorità regionali è di limitare al minimo indispensabile l'uso della mascherina, promuovendo ad esempio con maggiore frequenza l'attività didattica all'aperto con un distanziamento adeguato".
Clara Rossi