Bertin: il 2021 sarà un anno difficile ma la Valle d'Aosta ce la farà

Il presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta nel messaggio di fine anno evidenzia anche il rischio che la crisi economica diventi terreno fertile per la 'ndrangheta

 

Alberto BertinAOSTA. "L'impegno del Consiglio Valle sarà ancor più quello di aiutare e sostenere i cittadini, le famiglie e le imprese nella ripartenza, senza lasciare indietro nessuno". Lo afferma il presidente dell'assemblea valdostana Alberto Bertin nel messaggio di fine anno ai valdostani.

"L'anno che si sta concludendo è stato particolarmente difficile - dice Bertin -. La pandemia ha portato con sé una aggiunta di dolore, morte e incertezza. Ha messo inoltre in evidenza i limiti di un sistema sanitario, economico e sociale in grande difficoltà. Il virus ha purtroppo cambiato il nostro modo di vivere e di relazionarci. C'è un prima e un dopo corona virus. L'imminente distribuzione del vaccino fornisce, però, delle concrete speranze".

Il presidente del Consiglio Valle aggiunge: "La crisi economica rischia di essere terreno fertile per un altro grave problema della nostra regione: la 'ndrangheta. È un altro virus da combattere che da tempo ormai ha contagiato la Valle. Quest'anno vicende giudiziarie gravissime hanno coinvolto le istituzioni e la politica. Sono emersi comportamenti inaccettabili che hanno portato discredito verso la nostra regione. Il nuovo Consiglio Valle, eletto a settembre, dovrà fornire tutti gli strumenti di conoscenza e contrasto per estirpare questo virus. La democrazia e l'autonomia non possono convivere con la 'ndrangheta. Bisogna voltare pagina, senza ambiguità", afferma.

Secondo Bertin "la Valle d'Aosta ce la farà" anche se il 2021 sarà "ancora difficile e pieno di inevitabili sfide. Molto dipenderà anche dai nostri comportamenti: i valdostani hanno dimostrato in questi mesi, come in passato, di saper affrontare le difficoltà. Vent'anni fa la Valle d'Aosta veniva colpita dall'alluvione: in quell'occasione abbiamo saputo reagire con unità, intraprendenza e solidarietà. Quello spirito, del quale siamo orgogliosi, saprà guidarci per superare anche questo drammatico momento. Alle istituzioni spetta il dovere di essere all'altezza della sfida e di mettere tutti nelle condizioni di ripartire. Se guardiamo al passato, alla storia di questa Valle, non possiamo che essere ottimisti".

 


Clara Rossi

 

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