Il presidente della Regione in Consiglio Valle fa il punto della situazione sulla stagione invernale alla luce dello stop agli spostamenti tra Regioni e sullo scialpinismo
AOSTA. Con l'avvicinarsi della metà del mese di gennaio molte attività commerciali delle località sciistiche della Valle d'Aosta aspettavano la riapertura dei comprensori sciistici per avere una boccata di ossigeno dopo settimane di incassi zero. Le costanti incertezze e le ultime disposizioni contro il Covid-19 però hanno gelato le speranze ancor più delle temperature polari dei giorni scorsi.
Riapertura dello sci "difficile da immaginare"
Sulla situazione degli impianti sciistici è intervenuto questa mattina il presidente della Regione, Erik Lavevaz, durante la riunione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta.
"Ancora non c'è una situazione chiara sull'apertura degli impianti da sci, vedremo nelle prossime ore cosa succede", ha detto in aula il presidente Lavevaz.
Il punto centrale in questo momento non è tanto la situazione dei contagi bensì le restrizioni sugli spostamenti. "È di tutta evidenza che diventa difficile immaginare un'apertura degli impianti, anche se la situazione sanitaria ce lo permettesse, nel momento in cui siano vietati gli spostamenti tra regioni anche per ragioni economiche", ha affermato.
Regioni chiuse
Anche con l'attuale zona gialla infatti non è possibile uscire dalla propria regione a scopi turistici. Inoltre la situazione sanitaria nei territori vicini è in peggioramento: la Lombardia - dalla quale provengono molti degli sciatori che affollano le stazioni valdostane - è considerata ad un passo dalla zona rossa e il vicino Piemonte potrebbe presto entrare in fascia arancione. Di conseguenza, anche se le limitazioni da zona gialla dovessero essere alleggerite a breve, la situazione per la Valle d'Aosta rimarrebbe nella sostanza invariata: senza sciatori diventa inutile riaprire i comprensori.
Possibilità di riapertura per lo scialpinismo
Diverso il discorso per quanto riguarda lo scialpinismo. La pratica al momento è permessa al di fuori dei comprensori sciistici e con l'obbligo di essere accompagnati da guide alpine o da maestri di sci.
Il presidente della Giunta sempre in Consiglio regionale ha anticipato che si sta valutando di aprire alcune piste dei comprensori sciistici per gli appassionati dello scialpinismo. "Nel momento in cui ci dovesse essere il divieto o l'impossibilità di apertura delle piste per l'attività di sci da discesa si sta ipotizzando di autorizzare lo scialpinismo, almeno su alcuni impianti", ha dichiarato. La deicisione darebbe "una mano alle attività economiche che sono sulle piste, anche se lo scialpinismo non porta certo i flussi dello sci alpino".
Nei prossimi giorni potrebbero inoltre esserci novità sull'obbligo di accompagnamento. "Su queste limitazioni faremo delle considerazioni nei prossimi giorni", ha anticipato Lavevaz in aula.
Elena Giovinazzo