Il Comitato chiede alla Regione Valle d'Aosta di dare «un segnale di vita»
«Speculazioni elettorali a danno della elettrificazione»: così il comitato "Valle d'Aosta Riparte" commenta gli scontri politici in corso sul progetto di elettrificare la ferrovia tra Aosta e Ivrea.
Le preoccupazioni espresse da Ivrea per i cantieri sono legittime, dice il comitato, ed è «comprensibile» la richiesta di trovare soluzioni alternative. «Quello che non è accettabile - afferma VdA Riparte - è che il sindaco di Ivrea, accompagnato da parlamentari del Pd, vada al Ministero delle Infrastrutture a proporre di non elettrificare il tratto di un chilometro in galleria».
La proposta è bollata come «assurda» e «dannosa anche per l'utenza canavesana». Servirebbero treni costruiti solo e soltanto per la linea tra Aosta e Ivrea, sottolinea il comitato. «Non si possono usare 110 milioni di euro di finanziamenti europei per un simile aborto. Non si può mettere in discussione un progetto di grande valenza strategica per strizzare l'occhio ad un pugno di elettori».
«È ora che la Regione Valle d'Aosta dia un segnale di vita e faccia sentire la voce della comunità valdostana - conclude Valle d'Aosta Riparte -. Ivrea è collegata con la rete della trazione elettrica dal 2006, per la Valle d'Aosta questa è l'occasione buona o sarà per sempre destinata alla marginalità rispetto all'intera rete ferroviaria italiana».
Clara Rossi