Report di Agenas sulle aziende sanitarie locali: per la Valle d'Aosta valutazione media con bocciature in tre delle sei aree considerate
Delle 110 aziende sanitarie locali presenti in Italia solo 27 raggiungono una valutazione complessiva buona mentre 53 hanno una valutazione intermedia e altre 30 hanno andamenti migliorabili. Tra quelle con valutazione intermedia c'è l'Azienda Usl della Valle d'Aosta. È quanto emerge da un rapporto aggiornato ai dati 2023 e presentato oggi dall'Agenas, l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, dedicato proprio alle performance manageriali delle aziende territoriali, le Asl appunto (o Usl nel caso valdostano) nonché delle aziende ospedaliere (da cui la Valle d'Aosta è esclusa).
Il monitoraggio - spiega Agenas. - si basa sulla valutazione di 34 indicatori classificati in 6 aree e 12 sub-aree. Le aziende sanitarie territoriali, inoltre, sono state suddivise in quattro cluster in base al numero di cittadini presi in carico. Nel cluster con popolazione inferiore ai 250mila abitanti operano 27 aziende territoriali: 7 sono promosse, 3 sono bocciate e 17 si collocano a un livello medio. Tra queste ultime c'è appunto l'Usl valdostana.
Scendendo nel dettaglio, l'azienda valdostana ottiene valutazioni tra il "molto basso" e il "basso" per le aree della prevenzione (adesione agli screening per tumori a mammella, colon e cervice), dell'assistenza ospedaliera (che comprende la degenza media in alcuni reparti e l'indice di fuga per prestazioni di media/bassa intensità) e degli investimenti e una valutazione "media" per l'assistenza distrettuale e sostenibilità economico-patrimoniale (costi pro capite e tempestività dei pagamenti). L'unica valutazione "alta" è per l'area outcome che deriva dall'analisi dei tassi di mortalità (mortalità prevenibile e trattabile).
Aosta inoltre spicca per il costo dell'assistenza pro capite che è pari a 2.848,91 Euro, il più alto tra i territori con meno di 250mila abitanti e il secondo più alto in assoluto dopo Bolzano (2.984,61 Euro).
Marco Camilli