Il parroco di Chesallet fu ucciso nel 1945 da militi fascisti. A Sarre serie di eventi per ricordarlo
Moriva il 19 aprile di ottant'anni fa per mano di militi fascisti Don Prospero Duc, parroco di Chesallet di Sarre. Nell'anniversario dell'uccisione avvenuta in canonica, proprio Sarre ospiterà un ciclo di eventi per ricordare il religioso a cui nel 2023 è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per essersi opposto al fascismo.
Il programma degli eventi di commemorazione, che vede il patrocinio della Diocesi di Aosta, è stato presentato oggi. Si comincia il 12 aprile alle ore 17 con la presentazione nella chiesa Madonna della Gioia di Montan del libro "Don Prospero Duc. Testimonianze e ricordi a 80 anni dalla morte" curato da Ezio Bérard. Il volume si basa su una precedente edizione del 1995 ed è arricchito con nuove testimonianze, fotografie e documenti. Una ricerca approfondita che rivela la personalità di Don Duc e racconta la vita del sacerdote tra i suoi parrocchiani. Nel corso dell’incontro, il poeta Umberto Druscovic leggerà una sua poesia inedita, scritta per l’occasione. Il 25 aprile poi in piazza Don Duc di Chesallet il nido d'infanzia sarà intitolato a Don Prospero. La cerimonia sarà preceduta da una Messa presieduta dal vescovo mons. Franco Lovignana alle ore 17.
Altri due eventi si svolgeranno nel mese di maggio. Giovedì 8 sempre a Sarre sarà presentato il documentario "La vie et l'histoire de Prospero Duc" realizzato da Gianfranco Ialongo attraverso le testimonianze di familiari e persone che hanno conosciuto il religioso e infine venerdì 23 ad Aymavilles le classi IV e V delle scuole primarie "Cirillo Blanc" e "Venance Bernin" presenteranno il loro lavoro di ricerca e approfondimento svolto con le insegnanti.
Luigino Vallet, presidente dell'associazione Sarre2Mila8 capofila nell'organizzazione degli eventi, spiega: «c’è la Storia più conosciuta, ed è quella studiata sui libri di scuola, ma dentro a questa Storia ce ne sono molte altre, che si sono svolte vicino ad ognuno di noi, nella nostra regione, nella nostra comunità, nelle nostre famiglie. Con questo progetto abbiamo voluto raccogliere le ultime preziose testimonianze delle persone anziane che avevano conosciuto Don Duc e ricordare la sua vita e la sua morte agli abitanti di Sarre e a tutta l’opinione pubblica. A partire da febbraio 2024, quando, dopo un confronto con il sindaco Massimo Pepellin, abbiamo deciso di avviare questo progetto, si è creato un gruppo molto affiatato e motivato tra i rappresentanti dei quattro enti proponenti, che ha lavorato con continuità e passione, in modo totalmente volontario, per riuscire a proporre un programma completo e interessante».
Clara Rossi