I tre atti di opposizione ritenuti illegittimi dalla Corte dei Conti in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale
La Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Valle d'Aosta ha dichiarato inammissibili tre ricorsi della Giunta regionale sul tema dell'obbligo di rendicontazione.
Con questi tre ricorsi l'amministrazione regionale si era opposta ad altrettanti decreti di settembre che danno tempo fino al 30 gennaio 2025 per la presentazione dei conti da parte degli agenti contabili (tesoriere ed economo regionali) per gli anni 2018 al 2023 e la scadenza del 31 marzo per il deposito dei conti da parte dell'amministrazione regionale presso la segreteria della Sezione giurisdizionale, pena l'applicazione di sanzioni pecuniarie.
Secondo la Regione «non spetta allo Stato, e per esso alla Corte dei conti, l'esercizio della funzione giurisdizionale in materia di resa del conto giudiziale in assenza di apposita norma di attuazione». Per questo la Giunta regionale da una parte si è rivolta alla Corte Costituzionale sollevando un "conflitto di attribuzione" e dall'altra si è opposta ai tre decreti. La Corte Costituzionale deve ancora esprimersi sulla questione, mentre per i tre ricorsi è arrivata la bocciatura: sono ritenuti illegittimi in quanto l'amministrazione regionale non ha la «legittimazione attiva» per opporsi e gli agenti contabili destinatari dei decreti non hanno presentato ricorso entro i termini di legge.
Marco Camilli