Anche la solidarietà paga lo scotto delle difficoltà economiche generali
Giunge al termine la terza edizione della Cancelleria Sospesa, l'iniziativa di solidarietà nata per raccogliere materiale scolastico da donare alle famiglie disagiate.
La prima edizione della Cancelleria Sospesa si è tenuta nel 2020 per sostenere i nuclei in difficoltà a causa del lockdown e della chiusura delle attività per il Covid-19. Nel 2021 è stata confermata perché la crisi era ancora presente. Quest'anno si è aggiunta la guerra della Russia in Ucraina, l'aumento generalizzato dei prezzi e le bollette dell'energia che lievitano. La Cancelleria Sospesa è quindi rimasta, ma inevitabilmente ha subito proprio gli effetti del susseguirsi delle emergenze.
La raccolta, iniziata l'11 agosto, si è conclusa il 30 settembre. «Purtroppo la grave crisi economica che sta colpendo tutti noi - dal caro energia all'aumento generico dei prezzi - ha avuto ripercussioni anche su questa campagna di solidarietà», conferma Claudio Latino, presidente del CSV organizzatore dell'iniziativa insieme all'Associazione Librai Italiani di Confcommercio ed al Consorzio degli enti locali della Valle d'Aosta. «Proprio per questo motivo la generosità di chi ha donato materiale scolastico è ancora più encomiabile».
Nell'arco dei due mesi scarsi grazie all'adesione di 25 cartolibrerie, negozi e supermercati e di 10 enti del terzo settore sono stati raccolti quasi mille materiali scolastici e 300 kit di cancelleria tra zaini, quaderni, diari, libri, astucci, pennarelli, matite, colla e così via. Tutto materiale distribuito alle famiglie valdostane che non riescono ad affrontare la spesa economica per acquistarli autonomamente e alle famiglie dei rifugiati ucraini giunte in Valle d'Aosta.
Certo l'impatto generale delle crisi è un fattore che dovrà essere tenuto in conto per il prossimo futuro. Ne parla ancora Latino: «Alla luce di questi risvolti sarà necessaria una riflessione per studiare nuovi modi per sostenere la comunità valdostana e rendere più efficace l'azione delle associazioni di volontariato sul territorio».
Clara Rossi
