Riformata la sentenza del Tar di Aosta che aveva ritenuto la nomina da parte del Consiglio Valle non sufficientemente motivata
Con sentenza pubblicata oggi il Consiglio di Stato ribalta la pronuncia del Tar di Aosta e conferma la validità dell'elezione del difensore civico della Valle d'Aosta avvenuta il 12 gennaio dello scorso anno. Il ricorso presentato da uno dei candidati alla nomina è quindi respinto.
La Sezione Quinta del CdS spiega che, al contrario di quanto ritenuto dal Tar di Aosta, la scelta ricaduta su Adele Squillaci è adeguatamente motivata trattandosi di una nomina di carattere fiduciario.
«Al procedimento elettivo per l'individuazione del difensore civico della Regione Valle d'Aosta (...) è estranea, strutturalmente e ontologicamente, la valutazione comparativa richiesta dal Tar, come pure, in assoluto, la stessa motivazione in ordine alla scelta (cfr. Cons. Stato, VI, n. 5421/2014). La correlazione fra i candidati non può essere effettuata in termini di maggiori o minori titoli (culturali o professionali), ma di gradimento e fiducia che il nominativo ha riscosso nell’assemblea», scrivono i giudici.
«All’opposto di quanto ha affermato il Tar, è radicalmente incompatibile, sia a livello logico che giuridico, assumere che l’elezione avvenga a scrutinio segreto e a maggioranza qualificata, e poi pretendere che l’organo collegiale motivi le ragioni che hanno indotto a rendere, segretamente, quel voto», si legge ancora nella sentenza.
Per una nomina di carattere fiduciario come quella del difensore civico la Regione ha rispettato «la (ridotta) soglia motivazione» richiesta.
«Confermata la bontà dell'azione del Consiglio Valle»
Commentando la decisione del Consiglio di Stato, il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin afferma che la sentenza conferma « la bontà dell'azione svolta dal Consiglio regionale nelle procedure di elezione della dottoressa Squillaci. In particolare, il Consiglio di Stato ha riconosciuto che, avendo tale elezione carattere fiduciario e svolgendosi a maggioranza qualificata e con voto segreto, la deliberazione consiliare del 12 gennaio 2022 risulta sufficientemente motivata e contiene una valutazione comparativa tra i candidati, come espresso in sede consiliare e riportato nel resoconto della seduta».
Elena Giovinazzo