Il giovane ai legali: «sono stati altri ad ucciderla»
Il ventunenne di Fermo "gravemente indiziato" di aver ucciso la ventiduenne Auriane Nathalie Laisne continua a respingere le accuse.
Sohaib Teima, estradato nei giorni scorsi dalla Francia, ha avuto per la prima volta un confronto da remoto con i suoi legali sulle accuse di omicidio aggravato dalla premeditazione e occultamento di cadavere. A loro ha negato di essere stato nella chiesetta abbandonata di La Salle in cui è stato trovato il corpo della ventiduenne. «Sono stati altri ad ucciderla», ha dichiarato.
Teima «non risponderà al gip: dobbiamo prima studiare gli atti», fanno sapere gli avvocati.
M.C.