Protesta del Celva contro i 37 milioni richiesti dal Mef che mettono in crisi gli enti locali
AOSTA. L'extragettito Imu chiesto ai Comuni valdostani rischia di «mandare per aria il Sistema Valle d'Aosta». L'allarme arriva dal presidente del Celva Bruno Giordano ed esprime tutta la preoccupazione degli amministratori comunali per la richiesta comunicata nei giorni scorsi dal Ministero dell'Economia.
La cifra riportata nella documentazione spaventa: 37 milioni di Euro, oltre tre volte più dell'extragettito di appena due anni fa (11 milioni circa). «Si tratta di richieste abnormi e inaccettabili, che contestiamo formalmente - dice Giordano -. I dati che ci sono stati trasmessi sono ancora provvisori e dunque privi di significato».
«A rischio è la tenuta dei bilanci degli enti e diventa sempre più concreto lo sforamento del Patto di Stabilità», avverte. I Comuni sono «sempre più spogliati delle risorse necessarie a investire sui servizi prioritari per la collettività» con conseguenze su welfare, servizi per anziani e infanzia, decoro urbano, sicurezza e sulla capacità di programmare gli interventi.
«Gli enti locali - continua Giordano - hanno tirato la cinghia più delle Amministrazioni statali, dato che dal 2010 ad oggi hanno contribuito al risanamento del Paese con più di 17 miliardi di euro, mentre la quota imputabile ai Comuni del debito pubblico è a dir poco irrisoria, pari al 2,5% del totale. I veri sprechi sono da altre parti, non certo nei bilanci tirati all'osso dei nostri enti» conclude il presidente del Consorzio degli enti locali della Valle d'Aosta.
M.C.